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Popolazione

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Una popolazione è l'insieme delle persone che vivono in uno stesso territorio e differisce dal popolo che, invece, indica una comunità con lingua, tradizioni e cultura in comune. Le caratteristiche numeriche dei sottoinsiemi, possono contribuire alla descrizione di una popolazione. Le variazioni di popolazione attraverso il tempo sono oggetto di studio della demografia. In ecologia e più in generale in biologia la popolazione è l'insieme degli individui della medesima specie che popolano lo stesso ecosistema; vedi popolazione biologica.

Storia

 Lo stesso argomento in dettaglio: Popolazione mondiale.

La popolazione del nostro pianeta ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti nel 2011. Si suppone che la popolazione della terra sfiorerà gli 8 miliardi entro il 2025. In realtà non è possibile prevedere con sufficiente precisione quali mutamenti economici, sociali e culturali si verificheranno nel mondo nel lungo periodo. La crescita della popolazione è caratterizzata da ritmi molto elevati negli ultimi due secoli e solo negli ultimi decenni ha rallentato (o si è quasi arrestata) nei paesi sviluppati e accenna a rallentare in alcuni fra i paesi meno sviluppati pur rimanendo globalmente ingente. In passato, la crescita è stata generalmente più lenta, ma ha comunque conosciuto dei cambi di velocità.

Non è facile ricostruire con esattezza la storia della popolazione mondiale. Oggi in quasi tutti i paesi del mondo si svolgono più o meno regolarmente (in Italia, a partire dal 1861, ogni dieci anni) dei censimenti della popolazione che i governi organizzano con grande impegno. Tuttavia, ancora oggi, non dappertutto i censimenti si svolgono con la necessaria regolarità. Per esempio, ci sono paesi nei quali non vengono eseguiti perché un gruppo dominante religioso, etnico, linguistico, sociale vuole nascondere il fatto che un altro gruppo è cresciuto di più e potrebbe quindi avanzare delle rivendicazioni. Ma, soprattutto, il censimento generale della popolazione, eseguito con metodi scientifici, è uno strumento moderno che si è affermato negli ultimi due secoli (anche se non mancano illustri precedenti nella Roma antica o nell'impero cinese).

Una decisa ripresa, con l'inizio di un altro balzo, si ebbe verso la fine del Settecento. In poco meno di due secoli, fra il 1800 e il 1992, la popolazione del mondo si è quasi sestuplicata. Ma la crescita non è stata uguale per tutti i continenti. In Europa la popolazione è cresciuta di circa tre volte e mezzo (ma la crescita demografica è cominciata prima ed è stata inizialmente più impetuosa rispetto ad altri continenti), in Asia di cinque volte, in Africa di più di sei.

Le Americhe fanno storia a sé. Conobbero un pauroso declino demografico fra il Cinquecento e il Seicento, dopo la conquista europea, quando le popolazioni native vennero sterminate soprattutto dalle malattie arrivate dall'Europa. Si pensi che la popolazione del Perù raggiunse solo nella prima metà del Novecento il livello che aveva attorno al 1490. Ancora all'inizio dell'Ottocento, le Americhe non ospitavano più di 24 milioni di persone. Questa cifra si è moltiplicata per più di 30 in meno di due secoli a causa dell'arrivo in America di coloni europei e di un tasso di natalità elevato, accompagnato, in Nord America e in alcune zone del Sud America, da un tasso di mortalità contenuto o particolarmente basso. In particolare l'America Latina è passata da 19 milioni di abitanti nel 1800 a 543 nel 2003. La Cina è uno dei paesi più popolosi al mondo dall'età del bronzo, il suo peso demografico rispetto al totale mondiale salì a livelli massimi tra il Cinquecento e il Seicento (soprattutto in virtù del crollo della popolazione di mesoamerica e Perù), oggi però il suo primato va diminuendo, soprattutto per la crescita esponenziale e incontrollata dei paesi dell'Asia meridionale come India e Pakistan. Inoltre l'Africa subsahariana era relativamente poco popolata fino al XIX secolo, mentre oggi la percentuale di africani incide sempre più sul totale mondiale.

La crescita demografica degli ultimi 300 anni è un fenomeno senza precedenti, la cui portata e i cui effetti sfuggono in buona parte alla nostra attuale comprensione. L'ambiente naturale della terra ne è risultato completamente trasformato, ampi territori che mai avevano conosciuto l'aratro sono stati non solo trasformati in zone coltivate, ma colonizzati e urbanizzati, completamente trasformati dall'azione umana e occupati dalla nostra specie come luogo di residenza, svago, produzione industriale o alimentare. Si pensi che, probabilmente, la maggioranza dell'umanità è vissuta tra il 1700 e il 2010 piuttosto che nei 140 000 anni precedenti.

L'agricoltura

Fra i 7 000 e gli 11 000 anni fa venne fatta una delle più rivoluzionarie invenzioni: l'agricoltura. Per coltivare i campi, gli uomini abbandonarono il nomadismo e divennero sedentari. A causa dell'agricoltura e dell'allevamento fu possibile garantire una base alimentare a un maggior numero di persone e la popolazione della Terra raggiunse, duemila anni fa, i 200 milioni di abitanti. Lo sviluppo dell'agricoltura permise anche la nascita delle prime città, la cui sopravvivenza era garantita proprio dalle risorse agricole.

La Rivoluzione industriale

Nei secoli successivi la popolazione della Terra ebbe oscillazioni dovute all'alternarsi di periodi di benessere e periodi di carestia. Fame, pestilenze, e guerre avevano decimato le popolazioni. Ma intorno alla metà del Settecento la situazione cambiò radicalmente perché allo sviluppo dell'agricoltura si unì la Rivoluzione industriale. In Europa e nell'America Settentrionale, pur tra molte disparità sociali, i progressi dell'industria migliorarono le condizioni di vita delle famiglie: le abitazioni diventarono più calde e igieniche, l'alimentazione più varia e completa, le carestie più rare. In seguito, la medicina fece passi da gigante e diminuì la mortalità, sia quella assoluta sia quella durante il primo anno di vita. Fino agli anni recenti, la crescita della popolazione è avvenuta nei paesi in cui lo sviluppo economico era maggiore.

Distribuzione non uniforme

 
Densità della popolazione mondiale
 
Distribuzione della popolazione mondiale.

Quasi tutta l'umanità vive concentrata su poco più di un sesto delle terre emerse. Alcuni fattori hanno condizionato in passato, e in parte condizionano ancora oggi, il popolamento. In effetti, la distanza dall'Equatore porta verso le regioni a clima temperato e monsonico dove si concentra una buona parte dell'umanità. Sono le regioni in cui l'agricoltura si è sviluppata con buoni risultati fin dall'antichità. Verso i Poli, per il grande freddo, la popolazione diminuisce rapidamente.

Un secondo fattore è la distanza del mare e dei grandi corsi d'acqua. In tutti i continenti il popolamento è molto elevato lungo le coste dei mari e degli oceani, mentre diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa e dall'acqua. Un terzo fattore è l'altitudine. Il popolamento più fitto si trova nelle aree di pianura, mentre le montagne e gli altopiani elevati, freddi e di difficile coltivazione, hanno sempre respinto gli uomini.

Infine, gli insediamenti dipendono dalle risorse che ogni ambiente offre e che gli uomini sono in grado di sfruttare. In effetti, le steppe aride, i terreni gelati, i luoghi desertici e privi di vie d'acqua, i territori scarsi di risorse alimentari hanno in passato respinto gli uomini. Oggi il popolamento dipende, per le diverse forme che assume, anche dal grado di sviluppo economico delle varie aree del mondo.

Si può dire che il mondo sia diviso da una linea immaginaria, orizzontale, che separa le nazioni ricche ed evolute nel Nord e quelle povere e in via di sviluppo nel Sud della Terra. Le differenze nel livello di vita generano flussi migratori dai luoghi più miseri verso quelli più ricchi. Questo fenomeno accade anche all'interno di ogni stato, ricco o povero: le popolazioni tendono in genere a concentrarsi nelle aree urbane, abbandonando così le campagne.

Dove la Terra è molto popolata

L'emisfero boreale è più popolato di quello australe. Però aree molto abitate si alternano ovunque ad aree poco popolate. La maggior densità demografica si trova in tre aree. La prima è situata in Asia e si estende tra la pianura del fiume Indo e quella del fiume Gange includendo Pakistan, India e Bangladesh, dove vivono oltre un miliardo di persone; dall'altro lato sono intensamente popolate aree della Cina e del Giappone e, più a Sud, dell'Indocina e dell'Indonesia. In totale, l'area monsonica asiatica accoglie più della metà della popolazione mondiale. L'insediamento umano risale a migliaia di anni fa, quando si svilupparono antiche civiltà dedite alla coltivazione del riso, che ancora oggi è la risorsa alimentare di base delle popolazioni asiatiche.

La seconda area con elevate densità abitative è l'Europa, e in particolar modo l'Europa occidentale. La zona può includere anche la Turchia, a volte considerata parte dell'Europa a volte no, ma in questo caso facente parte di quest'area a elevata densità abitativa; area che passa gli 800 milioni di abitanti. Una terza area fittamente abitata è l'America Settentrionale, in particolar modo la parte orientale della stessa, dove, oltre che per il clima temperato e le favorevoli risorse ambientali, la popolazione è cresciuta per motivi storici derivanti sia dall'immigrazione europea sia dallo sviluppo industriale e urbano. Non comparabile comunque la densità abitativa di quest'area alle prime due.

Dove la Terra è poco popolata

Ci sono spazi immensi dove gli uomini abitano poco o nulla. Si tratta di luoghi necessari all'equilibrio globale della Terra, ma inospitali. Però anche in queste zone vi sono insediamenti di popolazioni che hanno saputo convivere con le difficilissime condizioni di vita. Le foreste tropicali, per esempio, hanno un clima caldo-umido, il suolo è invaso da una fittissima vegetazione spontanea e nelle vastissime paludi ci sono insetti che rendono l'ambiente malsano (zanzare portatrici di malaria, di febbre gialla ecc.). Tuttavia, anche in questo ambiente si sono insediate varie popolazioni, molte delle quali rischiano oggi l'estinzione per la distruzione del loro habitat provocata dallo sfruttamento delle risorse di quelle terre vergini.

Le zone aride e desertiche hanno piogge così scarse che i lunghi periodi di siccità rendono quasi impossibile l'agricoltura. Anche qui, tuttavia, sono riusciti a vivere popoli in grado di sfruttare le misere coltivazioni delle oasi e popoli nomadi, dediti alla pastorizia e al commercio (come i Tuareg del Sahara). Le zone montane offrono un habitat adatto all'uomo solo alle quote inferiori ai 2000 metri. Vi sono però popoli che vivono sull'altopiano del Tibet, in Asia, a più di 5000 metri di quota, testimoni, con i loro templi, di civiltà antichissime; inoltre, le popolazioni andine abitano gli altopiani della Cordigliera delle Ande a oltre 4000 metri di altezza. Gli immensi spazi glaciali dell'Artide e dell'Antartide, fondamentali per la regolazione del clima della Terra, sono inospitali, anche se nelle regioni artiche del Canada, dell'Europa e della Groenlandia vivono le popolazioni Inuit e lappone, organizzate in piccole comunità dedite alla caccia e alla pesca.

L'Urbanizzazione

La crescita delle città costituisce uno dei fenomeni più importanti della nostra epoca: in tutto il mondo la popolazione tende a concentrarsi negli insediamenti urbani e già oggi più della metà degli abitanti della Terra vive nelle città, mentre all'inizio dell'Ottocento i cittadini erano solo 5 persone ogni 100.

Nei paesi sottosviluppati, la popolazione urbana cresce a un ritmo tre volte superiore rispetto ai paesi sviluppati. C'è però una grande differenza tra quanto accade nei paesi ricchi e in quelli poveri. Nei paesi ricchi l'urbanizzazione è frutto dello sviluppo: le città offrono posti di lavoro e un modo di vita per molti più interessante. Dove la società è più ricca ed evoluta si sta anzi delineando una tendenza contraria: attività industriali, aree commerciali e zone residenziali si spostano dalla città verso altri luoghi. È il decentramento urbano. Numerose fabbriche sono sorte in zone agricole, perché le reti telematiche e i trasporti veloci tendono ad annullare le distanze. In aree extraurbane, talvolta in aperta campagna, sono sorti grandi centri commerciali e insediamenti residenziali. Nei paesi poveri, invece, le grandi masse che si accalcano nelle sterminate periferie delle città, inseguono solo la speranza, spesso solo illusoria, di migliorare la propria esistenza.

Le grandi concentrazioni urbane

Si definisce metropoli quella città che estende la propria influenza a vaste regioni che la circondano: la metropoli di Houston, in USA, si estende per 1500 chilometri quadrati, quella di Pechino, in Cina, per 16000. Le metropoli hanno una popolazione elevata, spesso superano i 10 milioni di abitanti, e un'alta densità di abitanti (per esempio, 14000 abitanti per chilometro quadrato a Tokyo).

Diversa dalla metropoli è la conurbazione, che si è realizzata dove i centri urbani, con le proprie cinture di città satelliti, si sono congiunti senza perdere la propria identità e autonomia. La conurbazione è una configurazione territoriale più vasta e complessa di una singola città. Nelle regioni in cui diverse conurbazioni si sono saldate, si sono formate le megalopoli, costituite da serie di città di varie dimensioni, tra cui si allargano anche aree non edificate ricoperte di boschi e parchi, zone agricole dove si coltivano ortaggi e frutta destinati al consumo degli abitanti. Il territorio della megalopoli è molto articolato e alterna aree urbane a spazi agricoli, industriali, ricreativi.

La più grande megalopoli si è formata nel Nord-Est degli Stati Uniti, sulla costa atlantica, lungo l'asse Washington - Boston. Essa è lunga circa 600 chilometri, larga circa 200. Conta circa 50 milioni di abitanti, con una densità media di 300 persone per chilometro quadrato. Comprende altre importanti città come New York, Filadelfia, Baltimora: in totale 30 aree urbane. La megalopoli chiamata "San San" da San Francisco a San Diego, si affaccia per 800 chilometri di lunghezza sulla costa dell'Oceano Pacifico, in California. La megalopoli di ChiPitts, da Chicago a Pittsburgh, è disposta invece lungo i grandi laghi centrali. Una grande megalopoli è quella del Tōkaidō, in Giappone; anch'essa è sorta lungo il mare e si sviluppa per circa 300 chilometri.

In Italia si parla ancora, talvolta, della possibilità di "fondere" in una maniera comparabile con quella descritta sopra le città di Torino e Milano, che rappresentano due delle aree più industrializzate e più ricche di servizi del Paese. Infatti, in entrambe le città è in corso un processo di decentralizzazione, che porta gli abitanti dei due capoluoghi di regione a spostarsi verso le aree più periferiche, e in particolare verso i comuni limitrofi che ormai costituiscono nella maggior parte dei casi un unicum con il comune cittadino; fatto che non si verifica invece, per esempio, con la città di Roma, i cui confini comunali corrispondono ai confini dell'agglomerato urbano in maniera molto più spiccata che nel caso delle due città del nord.

Tuttavia, la consistente distanza che separa le due realtà (più di 100 chilometri), sebbene per di sé potrebbe non costituire una limitazione, unita al fatto che gran parte del territorio compreso tra esse sia adibito ancora principalmente ad un uso agricolo più tradizionale, seppur con tutti i vantaggi della modernizzazione delle rispettive tecniche di utilizzo (si pensi alle risaie vercellesi), con piccole realtà comunali posizionate in ordine relativamente sparso per la pianura, ma senza grandi centri urbani e senza un sistematico piano di organizzazione del territorio, rendono questa possibilità più un progetto sulla carta che una possibile realtà sostanziale, perlomeno nel breve e nel medio termine. D'altro canto la stessa fattibilità del progetto, così come la sua sostenibilità ecologica e la sua convenienza anche al di là dell'aspetto economico, possono essere argomento di discussione.

Per quanto riguarda l'Italia meridionale si osservano importanti conurbazioni come quella di Napoli per la Campania e quella di Catania per la Sicilia, in cui le due città hanno di gran lunga superato i confini comunali per inglobare parecchie cittadine limitrofe.

La città nei paesi sottosviluppati

Molte città dei paesi sottosviluppati hanno un'origine coloniale e furono fondate dagli europei dal nulla o sostituendo gli insediamenti precedenti. Queste città sorsero lungo le coste o sulle foci dei grandi fiumi perché servivano da punti di raccolta delle materie prime che provenivano dall'interno. Perciò le attività urbane si concentravano intorno alle funzioni del commercio e del trasporto delle merci. Nei centri cittadini abitavano gli europei, e alcune famiglie ricche locali associate alle attività dei conquistatori. I centri storici sono quindi molto simili a quelli delle città europee, soprattutto nell'America Meridionale, dove giunse l'azione colonizzatrice della Spagna e del Portogallo. Le città dei paesi sottosviluppati sono divise in due settori del tutto diversi. C'è il settore moderno, con alcuni grattacieli, sedi normalmente di banche o compagnie internazionali, strade ampie e intasate di traffico, alberghi di lusso per i turisti stranieri.

Nel settore tradizionale della città, invece, le case sono malandate, pullulano gli artigiani, i lustrascarpe, i piccoli commercianti adagiati sugli scalini di qualche casa. Colori, odori, oggetti di ogni tipo si mescolano e la confusione è sempre grandissima. La pulizia delle strade è scarsa e le auto circolanti sono vecchie e malandate. La maggior parte della popolazione vive negli insediamenti abusivi che circondano l'area edificata centrale. Si tratta di costruzioni temporanee, innalzate dagli abitanti stessi e fatte con mezzi di fortuna: lamiere ondulate, cartone, legno, ferro, taniche di plastica.

Mancano l'acqua corrente, le fognature, la scuola, i negozi alimentari; può essere invece rimarchevole il fatto che, molto più spesso, è presente almeno un televisore, segno che l'impatto della telecomunicazione che caratterizza la realtà moderna inizia a essere presente anche nelle realtà meno agiate. Sono le baraccopoli che prendono nomi suggestivi: favelas in Brasile, villas miseria in Argentina, bustess in India. Queste periferie brulicanti sono estesissime e ospitano più di metà della popolazione urbana dei paesi sottosviluppati.

Aspetti demografici

Le dinamiche demografiche

La Terra non è sempre stata popolata come oggi. All'inizio del 1900, il nostro pianeta aveva circa un miliardo e seicento milioni di abitanti. La popolazione mondiale per migliaia di anni era rimasta stazionaria: poi si è avviata una lenta crescita proseguita con alti e bassi fino al 1700. In seguito è diventata sempre più intensa e oggi esiste il problema della crescita eccessiva. Normalmente la popolazione cresce di più dove le risorse sono abbondanti e dove l'economia più sviluppata ha migliorato le condizioni di vita. Infatti, nel corso della storia i grandi mutamenti hanno avuto profonde conseguenze sul movimento demografico.

Nascite e morti nei paesi ricchi

Nei paesi ricchi le condizioni di vita sono migliori. La popolazione vive più a lungo e la durata media della vita supera i 70 anni. La mortalità è bassa, inferiore ai 10 per mille, il che significa che su mille abitanti ogni anno ne muoiono meno di dieci. Una bassa mortalità dovrebbe provocare un aumento della popolazione. Invece nei paesi ricchi non avviene così, perché un altro fenomeno contrasta questo aumento: le coppie decidono di avere pochi figli e le famiglie sono piccole. Per via della ridotta natalità, in assenza di flussi migratori in ingresso, la situazione demografica potrebbe peggiorare con una riduzione della popolazione presente sul territorio, dando vita a pericolosi mutamenti sociali ed economici. Un altro fenomeno, dovuto all'innalzamento della speranza di vita, è l'invecchiamento della popolazione, cioè la crescita del numero delle persone anziane rispetto a quelle giovani. L'aumento degli anziani provoca molte conseguenze sociali importanti e richiederà presto l'implementazione di correttivi per riequilibrare la distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse.

Nascite e morti nei paesi sottosviluppati

Nei paesi più poveri, sia la mortalità sia la natalità sono molto elevate. In molti stati dell'America Meridionale, dell'Africa, dell'Asia la natalità supera il 30 per mille. La mortalità rimane alta, malgrado i progressi della medicina, e la durata della vita media, che non supera i 50 anni, è molto più breve di quella dei paesi ricchi. Su questi valori bassi incide la mortalità infantile, provocata dall'insufficiente nutrizione e dalla scarsa igiene personale durante il periodo dello svezzamento. Tuttavia la popolazione cresce a ritmi frenetici. In Brasile oltre un quarto degli abitanti ha meno di 15 anni e la popolazione è, complessivamente, giovane. Il peso degli abitanti dei paesi in via di sviluppo sull'intera popolazione della Terra è in forte crescita.

L'incremento demografico nei paesi poveri deriva dalle mancate rivoluzioni e cambiamenti culturali e sociali o anche solamente politiche degli stati atte a diminuire il numero della prole (vedasi la politica del figlio unico in Cina) che hanno provocato nei paesi più sviluppati un forte declino della natalità. Per i paesi in via di sviluppo è stato più facile importare medicinali dai paesi sviluppati che trasformare i propri modelli di vita legati a precise culture. Di notevole importanza politica è l'aumento della popolazione nei paesi poveri in quanto potrebbe portare a futuri conflitti per appropriarsi delle riserve idriche o alimentari (la situazione dei paesi che si affacciano sul [Lago Vittoria] è particolarmente critica, in questo senso).

Tuttavia l'aumento della popolazione nei paesi in via di sviluppo non è necessariamente un problema: il caso dell'India, che possiede la manodopera più giovane del mondo, ne è l'esempio, con tassi di crescita economica del 9,4% nel 2007. In un complesso mondiale comunque, nascono 3 individui ogni secondo e ne muoiono circa 2,6.

Le politiche demografiche

 Lo stesso argomento in dettaglio: Politica del figlio unico.
 
Viguzzolo (AL): slogan propagandistico di epoca fascista a favore della natalità

I governi degli stati realizzano una politica demografica quando vogliono esercitare un'influenza sulla struttura spontanea della popolazione per farla aumentare o per non farla aumentare eccessivamente. In alcuni paesi europei (Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi), per esempio, i governi hanno incentivato le nascite con sostegni economici alle famiglie numerose. In alcuni paesi in via di sviluppo, invece, si cerca di ridurre le nascite. Per esempio, la Cina ha deciso di pianificare le nascite, anche perché ha una popolazione che supera il miliardo di persone. Si è così passati a una media di sei figli per donna a una media di tre e sono state approvate leggi che danno incentivi economici alle famiglie con un solo figlio e invece impongono tasse o altre punizioni alle famiglie che ne hanno tre o più.

Note


Bibliografia

  • Mesthene, Brennan, MacDonald, Halaby, Pierce, Malone, Oettinger, De Sola Pool, De Carlo, Scarlott, Gale Johnson, Hauser, Kahn e Wiener, Roger Revelle. Il mondo tra 50 anni, (titolo originale: Toward the Year 2018), Traduzione di Franco Caposio, Milano, Ed. Etas Kompass, 1969
  • Susan George, Come muore l'altra metà del mondo - Le vere ragioni della fame mondiale, tr. di Luca Trevisani, Milano, Feltrinelli, 1978
  • Antonio Saltini, Popolazione e alimenti. Esercizi di aritmetica malthusiana, in Spazio Rurale, n.5, maggio 2005
  • Maristella Bergaglio. Geografia della Popolazione, Milano, Guerini, 2004.

Voci correlate

Altri progetti

  •   Wikiquote contiene citazioni di o su popolazione
  •   Wikizionario contiene il lemma di dizionario «popolazione»
  •   Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su popolazione

Collegamenti esterni

  • popolazione, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.  
  • Classifica dei comuni, delle province e delle regioni italiane per popolazione
  • Letture scientifiche sul tema della sovrappopolazione mondiale
  • International Database del U.S. Census Bureau
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Popolazione
popolazione, disambiguazione, stai, cercando, altri, significati, vedi, disambigua, disambiguazione, abitanti, rimanda, stai, cercando, omonima, frazione, capodistria, vedi, abitanti, capodistria, popolazione, insieme, delle, persone, vivono, stesso, territori. Disambiguazione Se stai cercando altri significati vedi Popolazione disambigua Disambiguazione Abitanti rimanda qui Se stai cercando l omonima frazione di Capodistria vedi Abitanti Capodistria Una popolazione e l insieme delle persone che vivono in uno stesso territorio e differisce dal popolo che invece indica una comunita con lingua tradizioni e cultura in comune Le caratteristiche numeriche dei sottoinsiemi possono contribuire alla descrizione di una popolazione Le variazioni di popolazione attraverso il tempo sono oggetto di studio della demografia In ecologia e piu in generale in biologia la popolazione e l insieme degli individui della medesima specie che popolano lo stesso ecosistema vedi popolazione biologica Indice 1 Storia 1 1 L agricoltura 1 2 La Rivoluzione industriale 2 Distribuzione non uniforme 2 1 Dove la Terra e molto popolata 2 2 Dove la Terra e poco popolata 3 L Urbanizzazione 3 1 Le grandi concentrazioni urbane 3 2 La citta nei paesi sottosviluppati 4 Aspetti demografici 4 1 Le dinamiche demografiche 4 2 Nascite e morti nei paesi ricchi 4 3 Nascite e morti nei paesi sottosviluppati 4 4 Le politiche demografiche 5 Note 6 Bibliografia 7 Voci correlate 8 Altri progetti 9 Collegamenti esterniStoria Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Popolazione mondiale La popolazione del nostro pianeta ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti nel 2011 Si suppone che la popolazione della terra sfiorera gli 8 miliardi entro il 2025 In realta non e possibile prevedere con sufficiente precisione quali mutamenti economici sociali e culturali si verificheranno nel mondo nel lungo periodo La crescita della popolazione e caratterizzata da ritmi molto elevati negli ultimi due secoli e solo negli ultimi decenni ha rallentato o si e quasi arrestata nei paesi sviluppati e accenna a rallentare in alcuni fra i paesi meno sviluppati pur rimanendo globalmente ingente In passato la crescita e stata generalmente piu lenta ma ha comunque conosciuto dei cambi di velocita Non e facile ricostruire con esattezza la storia della popolazione mondiale Oggi in quasi tutti i paesi del mondo si svolgono piu o meno regolarmente in Italia a partire dal 1861 ogni dieci anni dei censimenti della popolazione che i governi organizzano con grande impegno Tuttavia ancora oggi non dappertutto i censimenti si svolgono con la necessaria regolarita Per esempio ci sono paesi nei quali non vengono eseguiti perche un gruppo dominante religioso etnico linguistico sociale vuole nascondere il fatto che un altro gruppo e cresciuto di piu e potrebbe quindi avanzare delle rivendicazioni Ma soprattutto il censimento generale della popolazione eseguito con metodi scientifici e uno strumento moderno che si e affermato negli ultimi due secoli anche se non mancano illustri precedenti nella Roma antica o nell impero cinese Una decisa ripresa con l inizio di un altro balzo si ebbe verso la fine del Settecento In poco meno di due secoli fra il 1800 e il 1992 la popolazione del mondo si e quasi sestuplicata Ma la crescita non e stata uguale per tutti i continenti In Europa la popolazione e cresciuta di circa tre volte e mezzo ma la crescita demografica e cominciata prima ed e stata inizialmente piu impetuosa rispetto ad altri continenti in Asia di cinque volte in Africa di piu di sei Le Americhe fanno storia a se Conobbero un pauroso declino demografico fra il Cinquecento e il Seicento dopo la conquista europea quando le popolazioni native vennero sterminate soprattutto dalle malattie arrivate dall Europa Si pensi che la popolazione del Peru raggiunse solo nella prima meta del Novecento il livello che aveva attorno al 1490 Ancora all inizio dell Ottocento le Americhe non ospitavano piu di 24 milioni di persone Questa cifra si e moltiplicata per piu di 30 in meno di due secoli a causa dell arrivo in America di coloni europei e di un tasso di natalita elevato accompagnato in Nord America e in alcune zone del Sud America da un tasso di mortalita contenuto o particolarmente basso In particolare l America Latina e passata da 19 milioni di abitanti nel 1800 a 543 nel 2003 La Cina e uno dei paesi piu popolosi al mondo dall eta del bronzo il suo peso demografico rispetto al totale mondiale sali a livelli massimi tra il Cinquecento e il Seicento soprattutto in virtu del crollo della popolazione di mesoamerica e Peru oggi pero il suo primato va diminuendo soprattutto per la crescita esponenziale e incontrollata dei paesi dell Asia meridionale come India e Pakistan Inoltre l Africa subsahariana era relativamente poco popolata fino al XIX secolo mentre oggi la percentuale di africani incide sempre piu sul totale mondiale La crescita demografica degli ultimi 300 anni e un fenomeno senza precedenti la cui portata e i cui effetti sfuggono in buona parte alla nostra attuale comprensione L ambiente naturale della terra ne e risultato completamente trasformato ampi territori che mai avevano conosciuto l aratro sono stati non solo trasformati in zone coltivate ma colonizzati e urbanizzati completamente trasformati dall azione umana e occupati dalla nostra specie come luogo di residenza svago produzione industriale o alimentare Si pensi che probabilmente la maggioranza dell umanita e vissuta tra il 1700 e il 2010 piuttosto che nei 140 000 anni precedenti L agricoltura Modifica Fra i 7 000 e gli 11 000 anni fa venne fatta una delle piu rivoluzionarie invenzioni l agricoltura Per coltivare i campi gli uomini abbandonarono il nomadismo e divennero sedentari A causa dell agricoltura e dell allevamento fu possibile garantire una base alimentare a un maggior numero di persone e la popolazione della Terra raggiunse duemila anni fa i 200 milioni di abitanti Lo sviluppo dell agricoltura permise anche la nascita delle prime citta la cui sopravvivenza era garantita proprio dalle risorse agricole La Rivoluzione industriale Modifica Nei secoli successivi la popolazione della Terra ebbe oscillazioni dovute all alternarsi di periodi di benessere e periodi di carestia Fame pestilenze e guerre avevano decimato le popolazioni Ma intorno alla meta del Settecento la situazione cambio radicalmente perche allo sviluppo dell agricoltura si uni la Rivoluzione industriale In Europa e nell America Settentrionale pur tra molte disparita sociali i progressi dell industria migliorarono le condizioni di vita delle famiglie le abitazioni diventarono piu calde e igieniche l alimentazione piu varia e completa le carestie piu rare In seguito la medicina fece passi da gigante e diminui la mortalita sia quella assoluta sia quella durante il primo anno di vita Fino agli anni recenti la crescita della popolazione e avvenuta nei paesi in cui lo sviluppo economico era maggiore Distribuzione non uniforme Modifica Densita della popolazione mondiale Distribuzione della popolazione mondiale Quasi tutta l umanita vive concentrata su poco piu di un sesto delle terre emerse Alcuni fattori hanno condizionato in passato e in parte condizionano ancora oggi il popolamento In effetti la distanza dall Equatore porta verso le regioni a clima temperato e monsonico dove si concentra una buona parte dell umanita Sono le regioni in cui l agricoltura si e sviluppata con buoni risultati fin dall antichita Verso i Poli per il grande freddo la popolazione diminuisce rapidamente Un secondo fattore e la distanza del mare e dei grandi corsi d acqua In tutti i continenti il popolamento e molto elevato lungo le coste dei mari e degli oceani mentre diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa e dall acqua Un terzo fattore e l altitudine Il popolamento piu fitto si trova nelle aree di pianura mentre le montagne e gli altopiani elevati freddi e di difficile coltivazione hanno sempre respinto gli uomini Infine gli insediamenti dipendono dalle risorse che ogni ambiente offre e che gli uomini sono in grado di sfruttare In effetti le steppe aride i terreni gelati i luoghi desertici e privi di vie d acqua i territori scarsi di risorse alimentari hanno in passato respinto gli uomini Oggi il popolamento dipende per le diverse forme che assume anche dal grado di sviluppo economico delle varie aree del mondo Si puo dire che il mondo sia diviso da una linea immaginaria orizzontale che separa le nazioni ricche ed evolute nel Nord e quelle povere e in via di sviluppo nel Sud della Terra Le differenze nel livello di vita generano flussi migratori dai luoghi piu miseri verso quelli piu ricchi Questo fenomeno accade anche all interno di ogni stato ricco o povero le popolazioni tendono in genere a concentrarsi nelle aree urbane abbandonando cosi le campagne Dove la Terra e molto popolata Modifica L emisfero boreale e piu popolato di quello australe Pero aree molto abitate si alternano ovunque ad aree poco popolate La maggior densita demografica si trova in tre aree La prima e situata in Asia e si estende tra la pianura del fiume Indo e quella del fiume Gange includendo Pakistan India e Bangladesh dove vivono oltre un miliardo di persone dall altro lato sono intensamente popolate aree della Cina e del Giappone e piu a Sud dell Indocina e dell Indonesia In totale l area monsonica asiatica accoglie piu della meta della popolazione mondiale L insediamento umano risale a migliaia di anni fa quando si svilupparono antiche civilta dedite alla coltivazione del riso che ancora oggi e la risorsa alimentare di base delle popolazioni asiatiche La seconda area con elevate densita abitative e l Europa e in particolar modo l Europa occidentale La zona puo includere anche la Turchia a volte considerata parte dell Europa a volte no ma in questo caso facente parte di quest area a elevata densita abitativa area che passa gli 800 milioni di abitanti Una terza area fittamente abitata e l America Settentrionale in particolar modo la parte orientale della stessa dove oltre che per il clima temperato e le favorevoli risorse ambientali la popolazione e cresciuta per motivi storici derivanti sia dall immigrazione europea sia dallo sviluppo industriale e urbano Non comparabile comunque la densita abitativa di quest area alle prime due Dove la Terra e poco popolata Modifica Ci sono spazi immensi dove gli uomini abitano poco o nulla Si tratta di luoghi necessari all equilibrio globale della Terra ma inospitali Pero anche in queste zone vi sono insediamenti di popolazioni che hanno saputo convivere con le difficilissime condizioni di vita Le foreste tropicali per esempio hanno un clima caldo umido il suolo e invaso da una fittissima vegetazione spontanea e nelle vastissime paludi ci sono insetti che rendono l ambiente malsano zanzare portatrici di malaria di febbre gialla ecc Tuttavia anche in questo ambiente si sono insediate varie popolazioni molte delle quali rischiano oggi l estinzione per la distruzione del loro habitat provocata dallo sfruttamento delle risorse di quelle terre vergini Le zone aride e desertiche hanno piogge cosi scarse che i lunghi periodi di siccita rendono quasi impossibile l agricoltura Anche qui tuttavia sono riusciti a vivere popoli in grado di sfruttare le misere coltivazioni delle oasi e popoli nomadi dediti alla pastorizia e al commercio come i Tuareg del Sahara Le zone montane offrono un habitat adatto all uomo solo alle quote inferiori ai 2000 metri Vi sono pero popoli che vivono sull altopiano del Tibet in Asia a piu di 5000 metri di quota testimoni con i loro templi di civilta antichissime inoltre le popolazioni andine abitano gli altopiani della Cordigliera delle Ande a oltre 4000 metri di altezza Gli immensi spazi glaciali dell Artide e dell Antartide fondamentali per la regolazione del clima della Terra sono inospitali anche se nelle regioni artiche del Canada dell Europa e della Groenlandia vivono le popolazioni Inuit e lappone organizzate in piccole comunita dedite alla caccia e alla pesca L Urbanizzazione ModificaLa crescita delle citta costituisce uno dei fenomeni piu importanti della nostra epoca in tutto il mondo la popolazione tende a concentrarsi negli insediamenti urbani e gia oggi piu della meta degli abitanti della Terra vive nelle citta mentre all inizio dell Ottocento i cittadini erano solo 5 persone ogni 100 Nei paesi sottosviluppati la popolazione urbana cresce a un ritmo tre volte superiore rispetto ai paesi sviluppati C e pero una grande differenza tra quanto accade nei paesi ricchi e in quelli poveri Nei paesi ricchi l urbanizzazione e frutto dello sviluppo le citta offrono posti di lavoro e un modo di vita per molti piu interessante Dove la societa e piu ricca ed evoluta si sta anzi delineando una tendenza contraria attivita industriali aree commerciali e zone residenziali si spostano dalla citta verso altri luoghi E il decentramento urbano Numerose fabbriche sono sorte in zone agricole perche le reti telematiche e i trasporti veloci tendono ad annullare le distanze In aree extraurbane talvolta in aperta campagna sono sorti grandi centri commerciali e insediamenti residenziali Nei paesi poveri invece le grandi masse che si accalcano nelle sterminate periferie delle citta inseguono solo la speranza spesso solo illusoria di migliorare la propria esistenza Le grandi concentrazioni urbane Modifica Si definisce metropoli quella citta che estende la propria influenza a vaste regioni che la circondano la metropoli di Houston in USA si estende per 1500 chilometri quadrati quella di Pechino in Cina per 16000 Le metropoli hanno una popolazione elevata spesso superano i 10 milioni di abitanti e un alta densita di abitanti per esempio 14000 abitanti per chilometro quadrato a Tokyo Diversa dalla metropoli e la conurbazione che si e realizzata dove i centri urbani con le proprie cinture di citta satelliti si sono congiunti senza perdere la propria identita e autonomia La conurbazione e una configurazione territoriale piu vasta e complessa di una singola citta Nelle regioni in cui diverse conurbazioni si sono saldate si sono formate le megalopoli costituite da serie di citta di varie dimensioni tra cui si allargano anche aree non edificate ricoperte di boschi e parchi zone agricole dove si coltivano ortaggi e frutta destinati al consumo degli abitanti Il territorio della megalopoli e molto articolato e alterna aree urbane a spazi agricoli industriali ricreativi La piu grande megalopoli si e formata nel Nord Est degli Stati Uniti sulla costa atlantica lungo l asse Washington Boston Essa e lunga circa 600 chilometri larga circa 200 Conta circa 50 milioni di abitanti con una densita media di 300 persone per chilometro quadrato Comprende altre importanti citta come New York Filadelfia Baltimora in totale 30 aree urbane La megalopoli chiamata San San da San Francisco a San Diego si affaccia per 800 chilometri di lunghezza sulla costa dell Oceano Pacifico in California La megalopoli di ChiPitts da Chicago a Pittsburgh e disposta invece lungo i grandi laghi centrali Una grande megalopoli e quella del Tōkaidō in Giappone anch essa e sorta lungo il mare e si sviluppa per circa 300 chilometri In Italia si parla ancora talvolta della possibilita di fondere in una maniera comparabile con quella descritta sopra le citta di Torino e Milano che rappresentano due delle aree piu industrializzate e piu ricche di servizi del Paese Infatti in entrambe le citta e in corso un processo di decentralizzazione che porta gli abitanti dei due capoluoghi di regione a spostarsi verso le aree piu periferiche e in particolare verso i comuni limitrofi che ormai costituiscono nella maggior parte dei casi un unicum con il comune cittadino fatto che non si verifica invece per esempio con la citta di Roma i cui confini comunali corrispondono ai confini dell agglomerato urbano in maniera molto piu spiccata che nel caso delle due citta del nord Tuttavia la consistente distanza che separa le due realta piu di 100 chilometri sebbene per di se potrebbe non costituire una limitazione unita al fatto che gran parte del territorio compreso tra esse sia adibito ancora principalmente ad un uso agricolo piu tradizionale seppur con tutti i vantaggi della modernizzazione delle rispettive tecniche di utilizzo si pensi alle risaie vercellesi con piccole realta comunali posizionate in ordine relativamente sparso per la pianura ma senza grandi centri urbani e senza un sistematico piano di organizzazione del territorio rendono questa possibilita piu un progetto sulla carta che una possibile realta sostanziale perlomeno nel breve e nel medio termine D altro canto la stessa fattibilita del progetto cosi come la sua sostenibilita ecologica e la sua convenienza anche al di la dell aspetto economico possono essere argomento di discussione Per quanto riguarda l Italia meridionale si osservano importanti conurbazioni come quella di Napoli per la Campania e quella di Catania per la Sicilia in cui le due citta hanno di gran lunga superato i confini comunali per inglobare parecchie cittadine limitrofe La citta nei paesi sottosviluppati Modifica Molte citta dei paesi sottosviluppati hanno un origine coloniale e furono fondate dagli europei dal nulla o sostituendo gli insediamenti precedenti Queste citta sorsero lungo le coste o sulle foci dei grandi fiumi perche servivano da punti di raccolta delle materie prime che provenivano dall interno Percio le attivita urbane si concentravano intorno alle funzioni del commercio e del trasporto delle merci Nei centri cittadini abitavano gli europei e alcune famiglie ricche locali associate alle attivita dei conquistatori I centri storici sono quindi molto simili a quelli delle citta europee soprattutto nell America Meridionale dove giunse l azione colonizzatrice della Spagna e del Portogallo Le citta dei paesi sottosviluppati sono divise in due settori del tutto diversi C e il settore moderno con alcuni grattacieli sedi normalmente di banche o compagnie internazionali strade ampie e intasate di traffico alberghi di lusso per i turisti stranieri Nel settore tradizionale della citta invece le case sono malandate pullulano gli artigiani i lustrascarpe i piccoli commercianti adagiati sugli scalini di qualche casa Colori odori oggetti di ogni tipo si mescolano e la confusione e sempre grandissima La pulizia delle strade e scarsa e le auto circolanti sono vecchie e malandate La maggior parte della popolazione vive negli insediamenti abusivi che circondano l area edificata centrale Si tratta di costruzioni temporanee innalzate dagli abitanti stessi e fatte con mezzi di fortuna lamiere ondulate cartone legno ferro taniche di plastica Mancano l acqua corrente le fognature la scuola i negozi alimentari puo essere invece rimarchevole il fatto che molto piu spesso e presente almeno un televisore segno che l impatto della telecomunicazione che caratterizza la realta moderna inizia a essere presente anche nelle realta meno agiate Sono le baraccopoli che prendono nomi suggestivi favelas in Brasile villas miseria in Argentina bustess in India Queste periferie brulicanti sono estesissime e ospitano piu di meta della popolazione urbana dei paesi sottosviluppati Aspetti demografici ModificaLe dinamiche demografiche Modifica La Terra non e sempre stata popolata come oggi All inizio del 1900 il nostro pianeta aveva circa un miliardo e seicento milioni di abitanti La popolazione mondiale per migliaia di anni era rimasta stazionaria poi si e avviata una lenta crescita proseguita con alti e bassi fino al 1700 In seguito e diventata sempre piu intensa e oggi esiste il problema della crescita eccessiva Normalmente la popolazione cresce di piu dove le risorse sono abbondanti e dove l economia piu sviluppata ha migliorato le condizioni di vita Infatti nel corso della storia i grandi mutamenti hanno avuto profonde conseguenze sul movimento demografico Nascite e morti nei paesi ricchi Modifica Nei paesi ricchi le condizioni di vita sono migliori La popolazione vive piu a lungo e la durata media della vita supera i 70 anni La mortalita e bassa inferiore ai 10 per mille il che significa che su mille abitanti ogni anno ne muoiono meno di dieci Una bassa mortalita dovrebbe provocare un aumento della popolazione Invece nei paesi ricchi non avviene cosi perche un altro fenomeno contrasta questo aumento le coppie decidono di avere pochi figli e le famiglie sono piccole Per via della ridotta natalita in assenza di flussi migratori in ingresso la situazione demografica potrebbe peggiorare con una riduzione della popolazione presente sul territorio dando vita a pericolosi mutamenti sociali ed economici Un altro fenomeno dovuto all innalzamento della speranza di vita e l invecchiamento della popolazione cioe la crescita del numero delle persone anziane rispetto a quelle giovani L aumento degli anziani provoca molte conseguenze sociali importanti e richiedera presto l implementazione di correttivi per riequilibrare la distribuzione dei carichi di lavoro e delle risorse Nascite e morti nei paesi sottosviluppati Modifica Nei paesi piu poveri sia la mortalita sia la natalita sono molto elevate In molti stati dell America Meridionale dell Africa dell Asia la natalita supera il 30 per mille La mortalita rimane alta malgrado i progressi della medicina e la durata della vita media che non supera i 50 anni e molto piu breve di quella dei paesi ricchi Su questi valori bassi incide la mortalita infantile provocata dall insufficiente nutrizione e dalla scarsa igiene personale durante il periodo dello svezzamento Tuttavia la popolazione cresce a ritmi frenetici In Brasile oltre un quarto degli abitanti ha meno di 15 anni e la popolazione e complessivamente giovane Il peso degli abitanti dei paesi in via di sviluppo sull intera popolazione della Terra e in forte crescita L incremento demografico nei paesi poveri deriva dalle mancate rivoluzioni e cambiamenti culturali e sociali o anche solamente politiche degli stati atte a diminuire il numero della prole vedasi la politica del figlio unico in Cina che hanno provocato nei paesi piu sviluppati un forte declino della natalita Per i paesi in via di sviluppo e stato piu facile importare medicinali dai paesi sviluppati che trasformare i propri modelli di vita legati a precise culture Di notevole importanza politica e l aumento della popolazione nei paesi poveri in quanto potrebbe portare a futuri conflitti per appropriarsi delle riserve idriche o alimentari la situazione dei paesi che si affacciano sul Lago Vittoria e particolarmente critica in questo senso Tuttavia l aumento della popolazione nei paesi in via di sviluppo non e necessariamente un problema il caso dell India che possiede la manodopera piu giovane del mondo ne e l esempio con tassi di crescita economica del 9 4 nel 2007 In un complesso mondiale comunque nascono 3 individui ogni secondo e ne muoiono circa 2 6 Le politiche demografiche Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Politica del figlio unico Viguzzolo AL slogan propagandistico di epoca fascista a favore della natalita I governi degli stati realizzano una politica demografica quando vogliono esercitare un influenza sulla struttura spontanea della popolazione per farla aumentare o per non farla aumentare eccessivamente In alcuni paesi europei Francia Belgio Germania Paesi Bassi per esempio i governi hanno incentivato le nascite con sostegni economici alle famiglie numerose In alcuni paesi in via di sviluppo invece si cerca di ridurre le nascite Per esempio la Cina ha deciso di pianificare le nascite anche perche ha una popolazione che supera il miliardo di persone Si e cosi passati a una media di sei figli per donna a una media di tre e sono state approvate leggi che danno incentivi economici alle famiglie con un solo figlio e invece impongono tasse o altre punizioni alle famiglie che ne hanno tre o piu Note ModificaBibliografia ModificaMesthene Brennan MacDonald Halaby Pierce Malone Oettinger De Sola Pool De Carlo Scarlott Gale Johnson Hauser Kahn e Wiener Roger Revelle Il mondo tra 50 anni titolo originale Toward the Year 2018 Traduzione di Franco Caposio Milano Ed Etas Kompass 1969 Susan George Come muore l altra meta del mondo Le vere ragioni della fame mondiale tr di Luca Trevisani Milano Feltrinelli 1978 Antonio Saltini Popolazione e alimenti Esercizi di aritmetica malthusiana in Spazio Rurale n 5 maggio 2005 Maristella Bergaglio Geografia della Popolazione Milano Guerini 2004 Voci correlate ModificaStati per popolazione Sovrappopolazione Urbanizzazione Deme biologia Mondo occidentale Sud del MondoAltri progetti ModificaAltri progettiWikiquote Wikizionario Wikimedia Commons Wikiquote contiene citazioni di o su popolazione Wikizionario contiene il lemma di dizionario popolazione Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su popolazioneCollegamenti esterni Modificapopolazione in Dizionario di storia Istituto dell Enciclopedia Italiana 2010 Classifica dei comuni delle province e delle regioni italiane per popolazione Letture scientifiche sul tema della sovrappopolazione mondiale International Database del U S Census BureauControllo di autoritaThesaurus BNCF 12846 LCCN EN sh85104910 GND DE 4006287 9 NDL EN JA 00574780 Portale Sociologia accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sociologia Estratto da https it wikipedia org w index php title Popolazione amp oldid 123716244, wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca,

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