fbpx
Wikipedia

Ghetto

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ghetto (disambigua).

Il ghetto è un'area nella quale persone considerate (o che si considerano) di un determinato retroterra etnico, o unite da una determinata cultura o religione, vivono in gruppo, volontariamente o forzatamente, in un regime di reclusione più o meno stretto.

Il termine nasce come sinonimo di quartiere ebraico per indicare quella zona della città in cui gli ebrei erano anticamente confinati ad abitare, e completamente rinchiusi durante la notte. Modernamente è chiamato ghetto anche una parte malfamata della periferia di una città.

Storia

 Lo stesso argomento in dettaglio: Ghetti ebraici in Italia.

Il termine ghetto deriva dall'omonimo campo di Venezia del XIV secolo. Prima che venisse designato come parte della città riservata agli ebrei era una fonderia di rame: il nome del quartiere deriva dal veneziano geto, pronunciato ghèto dai locali ebrei Aschenaziti di origine tedesca, inteso come getto, cioè la gettata (colata) di metallo fuso. Il 29 marzo del 1516 il governo della Serenissima stabilì che il Ghetto Novo sarebbe diventato la sede del "serragli degli ebrei" ovvero della comunità ebraica comprendente all'epoca ebrei di origine tedesca, francese e italiana. Nel 1591 il quartiere ebraico venne ampliato con l'aggiunta del Ghetto Vecchio (la zona della vecchia fonderia) per accogliere gli ebrei di origine levantina (turchi e greci) prima e spagnola e portoghese poi. Nel 1633 infine venne aggiunto il Ghetto Novissimo per cercare di ovviare alla mancanza di spazi dovuta alla sovrappopolazione del quartiere ebraico. Il Ghetto di Venezia era aperto di giorno e chiuso dal tramonto all'alba e come tale è esistito dal 1516 al luglio del 1797 quando venne aperto alla caduta della Serenissima. Oggi il ghetto è una zona residenziale di Venezia e le sinagoghe e gli spazi che raccontano la storia della Comunità ebraica veneziana sono visitabili grazie al Museo ebraico.

Dall'esempio del Ghetto di Venezia il nome venne trasferito ai vari quartieri ebraici. In Castiglia erano chiamati Judería e nei paesi catalani call[senza fonte]. A differenza della vicina Mantova, dove più di 2.000 ebrei venivano rinchiusi la sera nel ghetto, Vespasiano I Gonzaga a Sabbioneta dette rifugio alla popolazione di religione ebraica, non ghettizzandola.

 

Nel Medioevo non c'era obbligo, per gli ebrei, di risiedere nel ghetto. Preferibilmente vivevano in quartieri chiamati Giudecca. La differenza tra Giudecca e Ghetto era che la prima era una residenza preferenziale, legata a motivi di sicurezza e salvaguardia culturale, il secondo invece un domicilio coatto[1].

In vari luoghi, inoltre, come ad esempio a Forlì, potevano possedere terreni e fabbricati. Col Cinquecento, la possibilità si restrinse ai soli fabbricati.[2] Solo successivamente, dunque, ghetto andò a indicare un quartiere povero.

Nel 1555 papa Paolo IV creò infatti il Ghetto di Roma ed emise la bolla "Cum nimis absurdum", che forzava gli ebrei a vivere in un'area specifica e prevedeva una serie di restrizioni particolari, che sarebbero poi state in vigore per secoli.
Papa Pio V raccomandò che tutti gli Stati confinanti istituissero dei ghetti e, nel corso del XVI e XVIII secolo, tutte le città principali ne avevano uno (con le uniche eccezioni, in Italia, di Livorno, Pisa e Parma).

Nell'Europa Centrale del Medioevo i ghetti esistevano a Praga, Francoforte sul Meno, Magonza e altrove. Non ci furono mai ghetti in Polonia, né in Lituania (a Cracovia, in Polonia, il ghetto medioevale, Kazimierz, era quasi una cittadina staccata da Cracovia, con sue proprie mura; solo con l'espansione di Cracovia divenne un quartiere della città stessa).

I ghetti vennero progressivamente aboliti e le loro mura furono demolite nel XIX secolo, seguendo gli ideali della Rivoluzione francese. Quello di Roma fu l'ultimo ghetto a venire abolito in Europa occidentale, nel 1870.

Una tendenza diffusa, soprattutto negli Stati Uniti a partire dagli anni novanta, è quella della ghettizzazione di lusso, ovvero quartieri dove si riuniscono e si "segregano" le parti più ricche della popolazione, imprigionate in una cultura, economia, politica con sempre minori agganci con l'esterno, rendendo in questo modo il resto della città ininfluente e creando all'interno del ghetto una propria gerarchizzazione.[senza fonte]

I ghetti ebraici

 Lo stesso argomento in dettaglio: Ghetti ebraici in Italia.

Le caratteristiche dei ghetti hanno subito molte variazioni con il passare del tempo. In alcuni casi, il ghetto era un quartiere ebraico con una popolazione relativamente benestante. In altri casi i ghetti connotavano impoverimento.

Gli ebrei non potevano acquisire terreni al di fuori del ghetto, e spesso nemmeno in quello. Dovevano in ogni caso vivere confinati all'interno dei ghetti, quindi durante i periodi di crescita della popolazione le case, spesso ormai piene, dovevano essere rialzate sempre di più. I ghetti avevano quindi strade strette e case alte e affollate. Ma la cosa più terribile era che il recinto del ghetto (proprio così veniva spesso chiamato) era chiuso da una o più porte. Queste venivano chiuse al calar del sole, per essere riaperte solo all'alba. Durante le ore buie gli ebrei non potevano per nessuna ragione allontanarsi dal ghetto. Spesso i residenti necessitavano di un visto per poter uscire dai limiti del ghetto anche durante il giorno.

I residenti del ghetto avevano il loro sistema giudiziario indipendente, come se si trattasse di una vera e propria piccola città nella città.

I ghetti nazisti

 Lo stesso argomento in dettaglio: Ghetti nazisti.
 
Marzo 1941:Ingresso del ghetto di Radom, Polonia). La scritta sul cartello indica che l'ingresso nella strada è proibito a tutti i tedeschi, a firma del comandante della città, ufficiale delle SS e della polizia.
 
Ghetto di Lublino. Dicembre 1940

Il nazismo ripristinò il sistema dei ghetti[3] come tappa temporanea finalizzata alla realizzazione della «soluzione finale» in Europa orientale[4].

Durante la seconda guerra mondiale i ghetti servirono come contenitori in un forzoso processo di concentramento della popolazione ebraica, che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti.

Gli abitanti dei ghetti dell'Europa orientale, trasportati da varie regioni europee, privati di ogni diritto, sottoalimentati e obbligati a lavorare per l'industria bellica tedesca nei lager, man mano che perdevano la capacità lavorativa, venivano progressivamente deportati nei campi di sterminio durante l'olocausto. Durante la seconda guerra mondiale, nei ghetti vennero rinchiusi anche Rom, omosessuali, prigionieri di guerra e altre categorie. Anche una parte degli IMI (Internati Militari Italiani) furono rinchiusi nei ghetti di Minsk, Lodz e Vilnius.[senza fonte]

Ghetti afroamericani negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti d'America, tra l'abolizione della schiavitù e l'introduzione della legge sui diritti civili degli anni sessanta[chiarire: quale?], regole discriminatorie (a volte codificate in legge[senza fonte]) costringevano spesso gli afroamericani delle aree urbane a vivere in determinati quartieri, che divennero anch'essi conosciuti come "ghetti", ad esempio buona parte di South Bronx, Compton a Los Angeles, Harlem a Manhattan. Poiché in questi quartieri dovevano vivere gli afroamericani di tutti i ceti, queste zone si affermarono spesso come dinamici centri culturali. Paradossalmente le leggi sui diritti civili degli anni sessanta, permettendo agli afroamericani più facoltosi di trasferirsi nelle "zone per soli bianchi" contribuirono al collasso economico di molti ghetti, il cui livello di benessere scese sotto la media, mentre gli indici di criminalità e di degrado urbano aumentavano.

La formazione dei ghetti e delle sottoclassi nere forma uno degli argomenti più controversi della sociologia.

In Losing Ground, Charles Murray sostiene che il liberismo creò dei poveri senza speranze. Murray sostiene anche che l'eleggibilità per i sussidi delle donne sole incoraggiò queste ad avere figli al di fuori del matrimonio, e che il sistema di assistenza sociale scoraggiò tutti dal lavorare. Questa teoria non ha incontrato una vasta accettazione. I suoi oppositori puntualizzano che negli anni settanta, quando il totale degli assegni di sussistenza diminuì, le nascite fuori dal matrimonio aumentarono. Murray inoltre non coglie il fatto che, anche se la percentuale di neri nati fuori dal matrimonio aumentò tra gli anni sessanta e i settanta, la percentuale di donne nere che avevano bambini fuori dal matrimonio diminuì.

In The Truly Disadvantaged, William Julius Wilson sostiene che l'accesso facilitato alla sussistenza ebbe poco effetto sulla decisione delle donne di avere dei figli. Wilson invece sostiene che fu lo spostamento dei lavori più umili nei sobborghi e nel Sud degli Stati Uniti a causare l'isolamento economico dei neri nei ghetti: il cosiddetto "disadattamento spaziale". Wilson spiega che l'alta percentuale di nascite fuori dal matrimonio è dovuta alla mancanza di uomini sposabili, ovvero con un reddito fisso.

Roger Waldinger fornisce una terza teoria, meno conosciuta, sulla formazione dei ghetti, basata sulla discrepanza tra i salari che i neri si aspettano e quelli attualmente offerti per i lavori più umili. L'argomentazione appare principalmente nel libro Still the Promised City?, adattato dalla sua tesi di dottorato (PhD).

Waldinger osserva come ad esempio a New York i nuovi immigranti (coreani, pakistani, dominicani, messicani, peruviani, ecc.), riescano spesso a farsi strada meglio dei neri americani. Waldinger nota che i neri nati nel Sud degli Stati Uniti e nei Caraibi hanno introiti più alti di quelli originari del Nord degli USA. Secondo Waldinger i gruppi di immigranti beneficiano di nicchie nepotistiche, usandole per un mutuo aiuto: qualcosa che i neri non sono mai riusciti a fare. Waldinger sostiene anche che, per quanto alberghi e ristoranti offrano paghe molto basse, queste comunque surclassano quelle pagate in Messico, Africa o nella Cina rurale; quindi gli immigranti le accettano prontamente. Per contro, i neri degli Stati del Nord, che aspirano a una condizione migliore di quella dei propri genitori, disdegnano tali impieghi, finendo spesso a lavorare al di fuori dell'economia legittima.

Note

  1. ^ , su laboratorioroma.it. URL consultato il 13 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  2. ^ M. Tabanelli, Una città di Romagna nel Medio Evo e nel Rinascimento, Magalini Editrice, Brescia 1980, p. 204.
  3. ^ (EN) Ghetto. Death camps. Occupation. Last Update 8 September 2006.
  4. ^ (EN) Ghetto list. Death camps. Occupation. Last Update 24 July 2006.

Voci correlate

Altri progetti

  •   Wikiquote contiene citazioni di o su ghetto
  •   Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ghetto

Collegamenti esterni

  • Ghetto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autoritàGND (DE) 4157319-5
  Portale Ebraismo
  Portale Nazismo
  Portale Seconda guerra mondiale
  Portale Storia

Ghetto
ghetto, disambiguazione, stai, cercando, altri, significati, vedi, disambigua, questa, voce, sezione, sugli, argomenti, urbanistica, sociologia, cita, fonti, necessarie, quelle, presenti, sono, insufficienti, puoi, migliorare, questa, voce, aggiungendo, citazi. Disambiguazione Se stai cercando altri significati vedi Ghetto disambigua Questa voce o sezione sugli argomenti urbanistica e sociologia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull uso delle fonti Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1 2 Il ghetto e un area nella quale persone considerate o che si considerano di un determinato retroterra etnico o unite da una determinata cultura o religione vivono in gruppo volontariamente o forzatamente in un regime di reclusione piu o meno stretto Rabbini in preghiera nel ghetto di Varsavia Polonia 1941 Il termine nasce come sinonimo di quartiere ebraico per indicare quella zona della citta in cui gli ebrei erano anticamente confinati ad abitare e completamente rinchiusi durante la notte Modernamente e chiamato ghetto anche una parte malfamata della periferia di una citta Indice 1 Storia 2 I ghetti ebraici 3 I ghetti nazisti 4 Ghetti afroamericani negli Stati Uniti 5 Note 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterniStoria Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Ghetti ebraici in Italia Ghetto di Venezia Il termine ghetto deriva dall omonimo campo di Venezia del XIV secolo Prima che venisse designato come parte della citta riservata agli ebrei era una fonderia di rame il nome del quartiere deriva dal veneziano geto pronunciato gheto dai locali ebrei Aschenaziti di origine tedesca inteso come getto cioe la gettata colata di metallo fuso Il 29 marzo del 1516 il governo della Serenissima stabili che il Ghetto Novo sarebbe diventato la sede del serragli degli ebrei ovvero della comunita ebraica comprendente all epoca ebrei di origine tedesca francese e italiana Nel 1591 il quartiere ebraico venne ampliato con l aggiunta del Ghetto Vecchio la zona della vecchia fonderia per accogliere gli ebrei di origine levantina turchi e greci prima e spagnola e portoghese poi Nel 1633 infine venne aggiunto il Ghetto Novissimo per cercare di ovviare alla mancanza di spazi dovuta alla sovrappopolazione del quartiere ebraico Il Ghetto di Venezia era aperto di giorno e chiuso dal tramonto all alba e come tale e esistito dal 1516 al luglio del 1797 quando venne aperto alla caduta della Serenissima Oggi il ghetto e una zona residenziale di Venezia e le sinagoghe e gli spazi che raccontano la storia della Comunita ebraica veneziana sono visitabili grazie al Museo ebraico Dall esempio del Ghetto di Venezia il nome venne trasferito ai vari quartieri ebraici In Castiglia erano chiamati Juderia e nei paesi catalani call senza fonte A differenza della vicina Mantova dove piu di 2 000 ebrei venivano rinchiusi la sera nel ghetto Vespasiano I Gonzaga a Sabbioneta dette rifugio alla popolazione di religione ebraica non ghettizzandola Ingresso della Giudecca di Caltagirone Nel Medioevo non c era obbligo per gli ebrei di risiedere nel ghetto Preferibilmente vivevano in quartieri chiamati Giudecca La differenza tra Giudecca e Ghetto era che la prima era una residenza preferenziale legata a motivi di sicurezza e salvaguardia culturale il secondo invece un domicilio coatto 1 In vari luoghi inoltre come ad esempio a Forli potevano possedere terreni e fabbricati Col Cinquecento la possibilita si restrinse ai soli fabbricati 2 Solo successivamente dunque ghetto ando a indicare un quartiere povero Nel 1555 papa Paolo IV creo infatti il Ghetto di Roma ed emise la bolla Cum nimis absurdum che forzava gli ebrei a vivere in un area specifica e prevedeva una serie di restrizioni particolari che sarebbero poi state in vigore per secoli Papa Pio V raccomando che tutti gli Stati confinanti istituissero dei ghetti e nel corso del XVI e XVIII secolo tutte le citta principali ne avevano uno con le uniche eccezioni in Italia di Livorno Pisa e Parma Nell Europa Centrale del Medioevo i ghetti esistevano a Praga Francoforte sul Meno Magonza e altrove Non ci furono mai ghetti in Polonia ne in Lituania a Cracovia in Polonia il ghetto medioevale Kazimierz era quasi una cittadina staccata da Cracovia con sue proprie mura solo con l espansione di Cracovia divenne un quartiere della citta stessa I ghetti vennero progressivamente aboliti e le loro mura furono demolite nel XIX secolo seguendo gli ideali della Rivoluzione francese Quello di Roma fu l ultimo ghetto a venire abolito in Europa occidentale nel 1870 Una tendenza diffusa soprattutto negli Stati Uniti a partire dagli anni novanta e quella della ghettizzazione di lusso ovvero quartieri dove si riuniscono e si segregano le parti piu ricche della popolazione imprigionate in una cultura economia politica con sempre minori agganci con l esterno rendendo in questo modo il resto della citta ininfluente e creando all interno del ghetto una propria gerarchizzazione senza fonte I ghetti ebraici Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Ghetti ebraici in Italia Le caratteristiche dei ghetti hanno subito molte variazioni con il passare del tempo In alcuni casi il ghetto era un quartiere ebraico con una popolazione relativamente benestante In altri casi i ghetti connotavano impoverimento Gli ebrei non potevano acquisire terreni al di fuori del ghetto e spesso nemmeno in quello Dovevano in ogni caso vivere confinati all interno dei ghetti quindi durante i periodi di crescita della popolazione le case spesso ormai piene dovevano essere rialzate sempre di piu I ghetti avevano quindi strade strette e case alte e affollate Ma la cosa piu terribile era che il recinto del ghetto proprio cosi veniva spesso chiamato era chiuso da una o piu porte Queste venivano chiuse al calar del sole per essere riaperte solo all alba Durante le ore buie gli ebrei non potevano per nessuna ragione allontanarsi dal ghetto Spesso i residenti necessitavano di un visto per poter uscire dai limiti del ghetto anche durante il giorno I residenti del ghetto avevano il loro sistema giudiziario indipendente come se si trattasse di una vera e propria piccola citta nella citta I ghetti nazisti Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Ghetti nazisti Marzo 1941 Ingresso del ghetto di Radom Polonia La scritta sul cartello indica che l ingresso nella strada e proibito a tutti i tedeschi a firma del comandante della citta ufficiale delle SS e della polizia Ghetto di Lublino Dicembre 1940 Il nazismo ripristino il sistema dei ghetti 3 come tappa temporanea finalizzata alla realizzazione della soluzione finale in Europa orientale 4 Durante la seconda guerra mondiale i ghetti servirono come contenitori in un forzoso processo di concentramento della popolazione ebraica che ne facilitava il controllo da parte dei nazisti Gli abitanti dei ghetti dell Europa orientale trasportati da varie regioni europee privati di ogni diritto sottoalimentati e obbligati a lavorare per l industria bellica tedesca nei lager man mano che perdevano la capacita lavorativa venivano progressivamente deportati nei campi di sterminio durante l olocausto Durante la seconda guerra mondiale nei ghetti vennero rinchiusi anche Rom omosessuali prigionieri di guerra e altre categorie Anche una parte degli IMI Internati Militari Italiani furono rinchiusi nei ghetti di Minsk Lodz e Vilnius senza fonte Ghetto di Bedzin Ghetto di Bialystok Ghetto di Brzesc Litewski Ghetto di Budapest Ghetto di Cracovia Ghetto di Czestochowa Ghetto di Kolozsvar Ghetto di Kovno Ghetto di Lachwa Ghetto di Lodz Ghetto di Leopoli Ghetto di Lublino Ghetto di Marcinkance Ghetto di Minsk Mazowiecki Ghetto di Pinsk Ghetto di Piotrkow Trybunalski Ghetto di Riga Ghetto di Sosnowiec Ghetto di Stanislawow Ghetto di Varsavia Ghetto di VilniusGhetti afroamericani negli Stati Uniti ModificaNegli Stati Uniti d America tra l abolizione della schiavitu e l introduzione della legge sui diritti civili degli anni sessanta chiarire quale regole discriminatorie a volte codificate in legge senza fonte costringevano spesso gli afroamericani delle aree urbane a vivere in determinati quartieri che divennero anch essi conosciuti come ghetti ad esempio buona parte di South Bronx Compton a Los Angeles Harlem a Manhattan Poiche in questi quartieri dovevano vivere gli afroamericani di tutti i ceti queste zone si affermarono spesso come dinamici centri culturali Paradossalmente le leggi sui diritti civili degli anni sessanta permettendo agli afroamericani piu facoltosi di trasferirsi nelle zone per soli bianchi contribuirono al collasso economico di molti ghetti il cui livello di benessere scese sotto la media mentre gli indici di criminalita e di degrado urbano aumentavano La formazione dei ghetti e delle sottoclassi nere forma uno degli argomenti piu controversi della sociologia In Losing Ground Charles Murray sostiene che il liberismo creo dei poveri senza speranze Murray sostiene anche che l eleggibilita per i sussidi delle donne sole incoraggio queste ad avere figli al di fuori del matrimonio e che il sistema di assistenza sociale scoraggio tutti dal lavorare Questa teoria non ha incontrato una vasta accettazione I suoi oppositori puntualizzano che negli anni settanta quando il totale degli assegni di sussistenza diminui le nascite fuori dal matrimonio aumentarono Murray inoltre non coglie il fatto che anche se la percentuale di neri nati fuori dal matrimonio aumento tra gli anni sessanta e i settanta la percentuale di donne nere che avevano bambini fuori dal matrimonio diminui In The Truly Disadvantaged William Julius Wilson sostiene che l accesso facilitato alla sussistenza ebbe poco effetto sulla decisione delle donne di avere dei figli Wilson invece sostiene che fu lo spostamento dei lavori piu umili nei sobborghi e nel Sud degli Stati Uniti a causare l isolamento economico dei neri nei ghetti il cosiddetto disadattamento spaziale Wilson spiega che l alta percentuale di nascite fuori dal matrimonio e dovuta alla mancanza di uomini sposabili ovvero con un reddito fisso Roger Waldinger fornisce una terza teoria meno conosciuta sulla formazione dei ghetti basata sulla discrepanza tra i salari che i neri si aspettano e quelli attualmente offerti per i lavori piu umili L argomentazione appare principalmente nel libro Still the Promised City adattato dalla sua tesi di dottorato PhD Waldinger osserva come ad esempio a New York i nuovi immigranti coreani pakistani dominicani messicani peruviani ecc riescano spesso a farsi strada meglio dei neri americani Waldinger nota che i neri nati nel Sud degli Stati Uniti e nei Caraibi hanno introiti piu alti di quelli originari del Nord degli USA Secondo Waldinger i gruppi di immigranti beneficiano di nicchie nepotistiche usandole per un mutuo aiuto qualcosa che i neri non sono mai riusciti a fare Waldinger sostiene anche che per quanto alberghi e ristoranti offrano paghe molto basse queste comunque surclassano quelle pagate in Messico Africa o nella Cina rurale quindi gli immigranti le accettano prontamente Per contro i neri degli Stati del Nord che aspirano a una condizione migliore di quella dei propri genitori disdegnano tali impieghi finendo spesso a lavorare al di fuori dell economia legittima Note Modifica Copia archiviata su laboratorioroma it URL consultato il 13 gennaio 2016 archiviato dall url originale il 23 settembre 2015 M Tabanelli Una citta di Romagna nel Medio Evo e nel Rinascimento Magalini Editrice Brescia 1980 p 204 EN Ghetto Death camps Occupation Last Update 8 September 2006 EN Ghetto list Death camps Occupation Last Update 24 July 2006 Voci correlate ModificaCitta Giudecca quartiere ebraico Lazzaretto Mellah Ghetti ebraici in Italia Ghetto di Shanghai QuartiereAltri progetti ModificaAltri progettiWikiquote Wikimedia Commons Wikiquote contiene citazioni di o su ghetto Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ghettoCollegamenti esterni ModificaGhetto in Treccani it Enciclopedie on line Istituto dell Enciclopedia Italiana Controllo di autoritaGND DE 4157319 5 Portale Ebraismo Portale Nazismo Portale Seconda guerra mondiale Portale Storia Estratto da https it wikipedia org w index php title Ghetto amp oldid 123198985, wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca,

articolo

, lettura, download, scarica, gratuito, download gratuito, mp3, video, mp4, 3gp, jpg, jpeg, gif, png, immagine, musica, canzone, film, libro, gioco, giochi.