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Bos primigenius

L'uro (Bos primigenius Bojanus, 1827) è un grande bovino estinto, diffuso originariamente in Europa,[2], da cui sono stati selezionati i bovini domestici.

Variazioni di nomenclatura nelle lingue europee

 
Scheletro intero, rinvenuto in Danimarca

Il nome scientifico Bos primigenius significa "bue primitivo", "proto-bue".[3] Il termine in lingua tedesca, invece, è Auerochse o Ur-Ochs: combinazione del prefisso ur-, che significa "originario/proto-" [4] e della parola "Ochs(e)", che significa "bue". In inglese i termini aurochs, urus e wisent vengono tutti usati come sinonimi.[5][6] Questo utilizzo è errato, dal momento che l'uro è una specie completamente distinta dall'ancora esistente wisent (il bisonte europeo).

Tassonomia

Il nome scientifico Bos primigenius non viene considerato valido dall'ITIS, che classifica l'uro sotto Bos taurus, la stessa specie dei bovini domestici. Comunque, nel 2003, la Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica «ha conservato l'utilizzo di 17 nomi specifici sulla base di specie selvatiche, che sono pre-datati o contemporanei a quelli basati sulle forme domestiche», confermando Bos primigenius per l'uro. I tassonomi che considerano i bovini domestici una sottospecie dell'uro selvatico dovrebbero usare Bos primigenius taurus; il nome Bos taurus rimane disponibile per i bovini domestici quando vengono considerati come specie separata.

Come ha affermato il Paleontologisk Museum dell'Università di Oslo, gli uri si evolsero in India circa due milioni di anni fa, migrando verso il Medio Oriente ed altre regioni dell'Asia, e raggiunsero l'Europa circa 250.000 anni fa.[7] Una volta venivano considerati una specie distinta dai moderni bovini europei (Bos taurus), ma una tassonomia successiva ha respinto questa distinzione. I bovini domestici dell'Asia meridionale o zebù, discendono da un diverso gruppo di uri, che viveva ai margini del deserto del Thar, in India; questo spiega la resistenza dello zebù alla siccità. Gli yak domestici, i gayal e i bovini di Giava non discendono dall'uro.

Sottospecie

Una volta esistevano tre sottospecie di uro: il Bos primigenius namadicus (Falconer, 1859), che viveva in India, il Bos primigenius mauretanicus (Thomas, 1881) del Nordafrica e, naturalmente, il Bos primigenius primigenius (Bojanus, 1827) dell'Europa e del Medio Oriente. Solo la sottospecie europea è sopravvissuta fino al diciassettesimo secolo. Tutte e tre sono state addomesticate.[8]

Morfologia

L'uro possedeva anche alcuni aspetti che si riscontrano raramente nei bovini moderni, come le corna a forma di lira ricurve in avanti, una striscia pallida lungo la spina dorsale e un dimorfismo sessuale nei colori del mantello. I maschi erano neri con una striscia color grigio più chiaro o marroncina lungo la spina dorsale, mentre le femmine e i vitelli erano rossastri (questi colori si riscontrano tuttora in pochi bovini domestici, come i bovini di Jersey).

 
Ricostruzione dello scheletro di Bos primigenius
 
Cranio con corna, rinvenuto a Bucine, Valdarno

Gli uri erano noti anche per il loro temperamento molto aggressivo e nelle culture antiche ucciderne uno era visto come un grande atto di coraggio.

I bovini moderni sono divenuti molto più piccoli dei loro antenati selvatici: l'altezza al garrese di una vacca domestica di taglia media è di circa 150 cm,[9] mentre l'uro raggiungeva mediamente i 175 cm di altezza.

Addomesticamento

 
Monumento all'ultimo uro a Jaktorów, Polonia

L'addomesticamento dell'uro ebbe inizio nel Caucaso meridionale e nella Mesopotamia settentrionale a partire dal VI millennio a.C., mentre gli aspetti genetici suggeriscono che gli uri furono addomesticati indipendentemente in Africa settentrionale e in India.[10] L'addomesticamento causò cambiamenti importanti nella fisiologia di queste creature, tanto che i bovini domestici sono stati considerati in passato come specie separata (vedi sopra).

Le analisi genetiche delle ossa di uro e dei bovini moderni sono state fonti di molte notizie riguardo agli uri. Sebbene gli uri si siano estinti in Gran Bretagna durante l'età del bronzo, le analisi delle ossa degli uri che vissero là contemporaneamente ai bovini domestici non hanno indicato alcun apporto genetico dato alle razze moderne. Per questo motivo, si ritiene che i bovini europei moderni siano discesi direttamente dai processi di addomesticamento avvenuti nel Vicino Oriente. I bovini indiani (zebù), sebbene siano stati addomesticati tra gli ottomila e i diecimila anni fa, sono imparentati con l'uro, da cui hanno avuto origine nel Vicino Oriente circa 200.000 anni fa.

Si pensa che anche i bovini africani discendano dagli uri, con i quali sarebbero persino più strettamente imparentati di quanto non lo siano quelli del Vicino Oriente. Si ritiene che gli uri del Vicino Oriente si siano separati da quelli africani circa 25.000 anni fa, forse 15.000 anni prima di venire addomesticati. La razza bovina «turano-mongola», che si incontra in Cina settentrionale, Mongolia, Corea e Giappone, dovrebbe essere il frutto di un quarto evento di addomesticamento (e di una terza suddivisione tra Bos taurus e le razze di uro). Questo raggruppamento si è separato da quello del Vicino Oriente circa 35.000 anni fa. Non è chiaro se queste distinte popolazioni genetiche siano state composte da distinte sottospecie.

Estinzione

L'areale originario dell'uro si estendeva dalle isole britanniche fino all'Africa, al Medio Oriente, all'India e all'Asia centrale. A partire dal XIII secolo d.C., l'areale dell'uro si restrinse alla Polonia, alla Lituania, alla Moldavia, alla Transilvania e alla Prussia Orientale. In queste zone il diritto di cacciare i grandi animali fu ristretto solo ai nobili, fino a divenire gradualmente una prerogativa solo delle famiglie reali. Con il declino della popolazione degli uri, la caccia cessò, ma le corti reali continuarono a ingaggiare dei guardacaccia che provvedessero al mantenimento di campi aperti per il pascolo degli uri. In cambio del servizio reso i guardacaccia furono esonerati dalle tasse locali e un decreto giudicò la caccia di frodo all'uro punibile con la morte. Nel 1564, i guardacaccia, secondo le stime reali, erano a conoscenza di solo 38 animali. L'ultimo uro visto vivo, una femmina, morì nel 1627 nella foresta di Jaktorów, in Polonia. Il suo cranio fu in seguito sottratto dall'esercito svedese durante l'invasione svedese della Polonia (16551660) ed è di proprietà del Livrustkammaren di Stoccolma.

Uro "ricreato"

 Lo stesso argomento in dettaglio: Bovino di Heck e Bovino Taurus.
 
Bovino di Heck in Oostvaardersplassen (NL)

A partire dagli anni venti, i fratelli tedeschi Heinz e Lutz Heck (entrambi direttori di zoo), cercarono di riportare in vita gli uri utilizzando bovini domestici, loro discendenti. Il loro piano si basava sul concetto che una specie non sarebbe estinta veramente finché i suoi geni sono ancora presenti in una popolazione vivente. Incrociarono bovini di varie razze, ma specialmente bovini da combattimento spagnoli, bovini scozzesi Highlander e di razza Podolica ungherese.

Il risultato fu il bovino di Heck, un «uro rinato» o «uro di Heck», che mostra una somiglianza incompleta con quello che conosciamo sulla fisiologia degli uri selvatici[11]. Dopo la seconda guerra mondiale, i bovini di Heck sono aumentati di numero, essendo stati reintrodotti, fra gli altri, in Polonia, Belgio, Paesi Bassi e Inghilterra. Un consistente branco vive allo stato brado nella riserva Oostvaardersplassen (Paesi Bassi).

Rappresentazioni culturali dell'uro

  • Degli uri sono rappresentati in molte pitture rupestri europee del Paleolitico, come quelle che sono state trovate a Papasidero in Calabria, a Lascaux e nella grotta del Pech-Merle, in Francia. Alla loro forza vitale erano attribuite qualità magiche e sono state ritrovate anche antiche statuette raffiguranti la loro forma. Gli uri, impressionanti e pericolosi, sopravvissero durante l'età del ferro in Anatolia e nel Vicino Oriente e in tutta quest'area furono adorati come un animale sacro, il toro lunare, associato alla Grande Madre e, in seguito, a Mitra.
  • Degli uri sono dipinti sulla Porta di Ishtar di Babilonia.
  • Nel 1999 uno scavo archeologico a Peterborough, in Inghilterra, riportò alla luce il cranio di un uro. La parte frontale del cranio era stata rimossa, ma le corna rimanevano attaccate. Ciò ha fatto supporre che l'uccisione di questo animale sia stato un atto sacrificale.
  • Il bue selvatico chiamato re'em nella Bibbia (Numeri 23:22 e 24:8, Deuteronomio 33:17, Giobbe 39:9-10, Salmi 22:21, 29:6, 92:10 e Isaia 34:7) viene associato occasionalmente all'uro e nel passato è stato tradotto erroneamente come "unicorno"[12].
  • Giulio Cesare scrisse di questi animali nella Guerra gallica al capitolo 6,28: « [...] la terza è la specie dei cosiddetti uri. Sono leggermente più piccoli degli elefanti, assomigliano ai tori per aspetto, colore e forma. Sono molto forti, estremamente veloci, non risparmiano né uomini, né animali che abbiano scorto. I Germani si danno molto da fare per catturarli per mezzo di fosse, e poi li uccidono: i giovani si temprano e si esercitano in queste fatiche e genere di cacce. Chi ha ucciso diversi uri, ne espone le corna pubblicamente, a testimonianza della sua impresa, ricevendo grandi elogi. Non si riesce ad abituare gli uri alla presenza degli uomini, né ad addomesticarli, neppure se catturati da piccoli. Le corna, per ampiezza, forma e aspetto, sono molto diverse da quelle dei nostri buoi. Sono un pezzo molto ricercato, le guarniscono d'argento negli orli e le usano come coppe nei banchetti più sontuosi».
  • Il primo a chiosarne il nome fu il monaco lessicografo dell'XI secolo Papia, il quale lo descrisse come un grande bue selvatico germanico dalle corna protese e dalle dimensioni seconde solo a quelle dell'elefante; a suo dire era chiamato da alcuni erroneamente "bufalo" e il suo nome derivava dal gr. ὂρος, 'montagna'.[13]
  • L'uro («bour» in rumeno) fu anche il simbolo della Moldavia; si può trovare ancora negli stemmi sia della Romania che della Moldavia. Il corno dell'uro è il simbolo dello stemma della città lituana di Taurage. È presente anche nell'emblema di Kaunas, in Lituania, e faceva parte dell'emblema della Bucovina, quando questa regione faceva parte di un Kronland dell'Impero austro-ungarico.
 
Probabile versione di una bandiera principesca durante il regno di Stefano il Grande
 
Lo stemma di Turek
  • Il nome di città Turek in Polonia è forma diminutiva della parola slava "tur". L'uro rosso figura sullo stemma della città.
  • Il castello di Turjak in Slovenia apparteneva ai nobili Turjak (ted. Auersperg) che fin dal secolo XI avevano inserito un uro nel proprio stemma, incidendolo nella torre del castello ricostruito nel 1520 e tuttora esistente.
  • I cognomi slavi orientali Turenin, Turishchev, Turov e Turovsky prendono origine dal nome slavo orientale di questa specie (Tur).[14]
  • Il cantone svizzero di Uri utilizza come proprio stemma la testa di un uro.

Nella cultura contemporanea

  • Il libro a fumetti Asterix in Iberia mostra un uro che rimpiazza un leone in un anfiteatro romano in Spagna, in riferimento alla corrida. Il personaggio che cerca di sconfiggere l'uro decide di farsi chiamare El Urochero (per torero, derivato da toro) e una nota a piè di pagina spiega che la forma El Ureador (per toreador) è scorretta.
  • La serie di racconti fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin fa frequenti riferimenti all'uro nei dialoghi tra i personaggi e nella descrizione dei luoghi, al posto dei bovini più moderni, per accentuare l'ambientazione medioevale.
  • Nei set d'espansione Era Glaciale e Ondata Glaciale del gioco di carte Magic: l'Adunanza gli uri furono usati nelle immagini e nei titoli di alcune carte, come tipo di creatura.
  • L'album di debutto Age of Winters della band metal The Sword di Austin, comprende una canzone intitolata Lament for the Aurochs.
  • Negli MMORPG Asheron's Call, Guild Wars e Il Signore degli Anelli Online: Ombre di Angmar della Turbine gli uri sono un tipo di mostro da sconfiggere.
  • Le famose ultime righe di Lolita di Vladimir Nabokov sono: «Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa è la sola immortalità che tu e io possiamo condividere, mia Lolita».
  • Il romanzo L'animal et son biographe di Stéphanie Hochet racconta di una comunità nel sud della Francia che crea una nuova stirpe di uri.
  • Una caccia all'uro viene narrata nei racconti La mano di ferro di Lindsey Davis e Sarum di Edward Rutherford.
  • Nell'anime Full Metal Panic! i nomi in codice dei membri del M.I.T.H.R.I.L. sono tutti provvisti del prefisso «Uruz».
  • Gli uri sono rappresentati nella serie Le avventure di Conrad Stargard di Leo Frankowski. L'eroe della storia incontra alcuni uri nella Polonia del XIII secolo, li salva e li fa procreare per salvarli dall'estinzione.
  • Nel gioco Final Fantasy X, il protagonista Tidus è membro di una squadra di blitzball chiamata Besaid Aurochs.
  • L'uro è uno dei 30 animali estinti adottati nel set d'espansione di Zoo Tycoon 2: Extinct Animals.
  • Gli uri compaiono in Age of Mythology tra la fauna dei territori nordici.
  • Gli uri compaiono nella serie Chronicles of Ancient Darkness di Michelle Paver.
  • La Lamborghini presentata al Salone di Pechino 2012 si chiama Urus
  • Ne parla diffusamente Mauro Raccasi nei suoi romanzi.
  • Giganteschi ed antichi animali chiamati "Aurochs" compaiono nel film Re della terra selvaggia; dove tuttavia sono rappresentati come grandi cinghiali neri muniti di corna più che come bovini.
  • Nel gioco da tavolo Carcassonne: Hunters and Gatherers gli uri rappresentano uno degli animali da cacciare. A differenza di cervi e mammuth, gli uri conferiscono punteggio doppio.
  • Vinicio Capossela ha dedicato all'uro un brano dell'album Ballate per uomini e bestie, esaltandone la forza brutale e primordiale.

Note

  1. ^ (EN) Bos primigenius, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bos taurus primigenius, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ AA.VV., Dizionario di preistoria, diretto da André Leroi-Gourhan, vol. I, pag. 645, ed. cit.
  4. ^ https://www.treccani.it/vocabolario/ur/
  5. ^ AHD4, headwords aurochs, urus, wisent.
  6. ^ MWU, headwords aurochs, urus, wisent.
  7. ^ Universitetet i Oslo, Naturhistorisk museum, Bos primigenius, su nhm.uio.no. URL consultato il 16 agosto 2013.
  8. ^ Marco Masetti, Uomini e (non solo) topi. Gli animali domestici e la fauna antropocora, Firenze, 2008, p.94 e ss.
  9. ^ Height il 15 ottobre 2007 in Internet Archive. of Holstein cows (at hips – note that cattle are often slightly taller at the withers than the hips).
  10. ^ (Cfr. Shaffer and Liechtenstein 1995, 1999)
  11. ^ Westerman Frank, Pura razza bianca (2013), edizione Iperborea Srl, Milano
  12. ^ The International Standard Bible Encyclopedia, alla voce «bue selvatico», Copyright, 1939, di Wm. B. Eerdmans Publishing Co.
  13. ^ Papias, Glossarium. In Corpus scriptorum histiae bzyantinae. Georgius Cedrenus. T. II. Bonn, 1839.
  14. ^ Russian Surnames. Popular Etymological Dictionary. Yu. A. Fedosyuk. 6th Ed.

Bibliografia

  • American Heritage Dictionary of the English Language, 4th edition (AHD4). Houghton Mifflin, 2000. Headwords aurochs, urus, wisent.
  • Bunzel-Drüke, M. 2001. Ecological substitutes for Wild Horse (Equus ferus Boddaert, 1785 = E. przewalslii Poljakov, 1881) and Aurochs (Bos primigenius Bojanus, 1827). Natur- und Kulturlandschaft, Höxter/Jena, 4, 10 p. AFKP.
  • C. Julius Caesar. Caesar's Gallic War. Translator. W. A. McDevitte. Translator. W. S. Bohn. 1st Edition. New York. Harper & Brothers. 1869. Harper's New Classical Library.
  • Garfield, Richard van. 1995. Magic the Gathering: Gatherer search: Aurochs. http://gatherer.wizards.com/?first=1&last=100&term=aurochs&Field_Name=on&Field_Rules=on&Field_Type=on&setfilter=Allsets&colorfilter=All
  • International Commission on Zoological Nomenclature. 2003. Opinion 2027 (Case 3010). Usage of 17 specific names based on wild species which are pre-dated by or contemporary with those based on domestic animals (Lepidoptera, Osteichthyes, Mammalia): conserved. Bull. Zool.Nomencl., 60:81-84.
  • Merriam-Webster Unabridged (MWU). (Online subscription-based reference service of Merriam-Webster, based on Webster's Third New International Dictionary, Unabridged. Merriam-Webster, 2002.) Headword aurochs. Accessed 2007-06-02.
  • Shaffer, Jim G. (1995). Cultural tradition and Palaeoethnicity in South Asian Archaeology. In: Indo-Aryans of Ancient South Asia. Ed. George Erdosy. ISBN 81-215-0790-1
  • Shaffer, Jim G. (1999). Migration, Philology and South Asian Archaeology. In: Aryan and Non-Aryan in South Asia. Ed. Bronkhorst and Deshpande. ISBN 1-888789-04-2
  • Vuure, T. van. 2002. History, morphology and ecology of the Aurochs (Bos primigenius). Lutra 45-1. Online pdf (603 kB)
  • Vuure, C. van. 2005. Retracing the Aurochs: History, Morphology and Ecology of an Extinct Wild Ox. Pensoft Publishers. Sofia-Moscow.
  • Wilson, Don E. and DeeAnn M. Reeder: Mammals.
  • AA.VV., Dizionario di preistoria, diretto da André Leroi-Gourhan, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1991, ISBN 88-06-12544-3

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Bos primigenius
primigenius, urostato, conservazioneestinto, 1627, classificazione, scientificadominio, eukaryotaregno, animaliasottoregno, eumetazoasuperphylum, deuterostomiaphylum, chordatasubphylum, vertebratainfraphylum, gnathostomatasuperclasse, tetrapodaclasse, mammalia. UroBos primigeniusStato di conservazioneEstinto 1627 1 Classificazione scientificaDominio EukaryotaRegno AnimaliaSottoregno EumetazoaSuperphylum DeuterostomiaPhylum ChordataSubphylum VertebrataInfraphylum GnathostomataSuperclasse TetrapodaClasse MammaliaSottoclasse TheriaInfraclasse EutheriaSuperordine Laurasiatheria clade UngulataOrdine ArtiodactylaSottordine RuminantiaInfraordine PecoraFamiglia BovidaeSottofamiglia BovinaeTribu BoviniGenere BosSpecie B primigeniusNomenclatura binomialeBos primigeniusBojanus 1827SottospecieB p primigenius B p namadicus B p mauretanicusL uro Bos primigenius Bojanus 1827 e un grande bovino estinto diffuso originariamente in Europa 2 da cui sono stati selezionati i bovini domestici Indice 1 Variazioni di nomenclatura nelle lingue europee 2 Tassonomia 2 1 Sottospecie 3 Morfologia 4 Addomesticamento 5 Estinzione 6 Uro ricreato 7 Rappresentazioni culturali dell uro 7 1 Nella cultura contemporanea 8 Note 9 Bibliografia 10 Altri progetti 11 Collegamenti esterniVariazioni di nomenclatura nelle lingue europee Modifica Scheletro intero rinvenuto in DanimarcaIl nome scientifico Bos primigenius significa bue primitivo proto bue 3 Il termine in lingua tedesca invece e Auerochse o Ur Ochs combinazione del prefisso ur che significa originario proto 4 e della parola Ochs e che significa bue In inglese i termini aurochs urus e wisent vengono tutti usati come sinonimi 5 6 Questo utilizzo e errato dal momento che l uro e una specie completamente distinta dall ancora esistente wisent il bisonte europeo Tassonomia ModificaIl nome scientifico Bos primigenius non viene considerato valido dall ITIS che classifica l uro sotto Bos taurus la stessa specie dei bovini domestici Comunque nel 2003 la Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica ha conservato l utilizzo di 17 nomi specifici sulla base di specie selvatiche che sono pre datati o contemporanei a quelli basati sulle forme domestiche confermando Bos primigenius per l uro I tassonomi che considerano i bovini domestici una sottospecie dell uro selvatico dovrebbero usare Bos primigenius taurus il nome Bos taurus rimane disponibile per i bovini domestici quando vengono considerati come specie separata Come ha affermato il Paleontologisk Museum dell Universita di Oslo gli uri si evolsero in India circa due milioni di anni fa migrando verso il Medio Oriente ed altre regioni dell Asia e raggiunsero l Europa circa 250 000 anni fa 7 Una volta venivano considerati una specie distinta dai moderni bovini europei Bos taurus ma una tassonomia successiva ha respinto questa distinzione I bovini domestici dell Asia meridionale o zebu discendono da un diverso gruppo di uri che viveva ai margini del deserto del Thar in India questo spiega la resistenza dello zebu alla siccita Gli yak domestici i gayal e i bovini di Giava non discendono dall uro Sottospecie Modifica Una volta esistevano tre sottospecie di uro il Bos primigenius namadicus Falconer 1859 che viveva in India il Bos primigenius mauretanicus Thomas 1881 del Nordafrica e naturalmente il Bos primigenius primigenius Bojanus 1827 dell Europa e del Medio Oriente Solo la sottospecie europea e sopravvissuta fino al diciassettesimo secolo Tutte e tre sono state addomesticate 8 Morfologia ModificaL uro possedeva anche alcuni aspetti che si riscontrano raramente nei bovini moderni come le corna a forma di lira ricurve in avanti una striscia pallida lungo la spina dorsale e un dimorfismo sessuale nei colori del mantello I maschi erano neri con una striscia color grigio piu chiaro o marroncina lungo la spina dorsale mentre le femmine e i vitelli erano rossastri questi colori si riscontrano tuttora in pochi bovini domestici come i bovini di Jersey Ricostruzione dello scheletro di Bos primigenius Cranio con corna rinvenuto a Bucine ValdarnoGli uri erano noti anche per il loro temperamento molto aggressivo e nelle culture antiche ucciderne uno era visto come un grande atto di coraggio I bovini moderni sono divenuti molto piu piccoli dei loro antenati selvatici l altezza al garrese di una vacca domestica di taglia media e di circa 150 cm 9 mentre l uro raggiungeva mediamente i 175 cm di altezza Addomesticamento Modifica Monumento all ultimo uro a Jaktorow Polonia L addomesticamento dell uro ebbe inizio nel Caucaso meridionale e nella Mesopotamia settentrionale a partire dal VI millennio a C mentre gli aspetti genetici suggeriscono che gli uri furono addomesticati indipendentemente in Africa settentrionale e in India 10 L addomesticamento causo cambiamenti importanti nella fisiologia di queste creature tanto che i bovini domestici sono stati considerati in passato come specie separata vedi sopra Le analisi genetiche delle ossa di uro e dei bovini moderni sono state fonti di molte notizie riguardo agli uri Sebbene gli uri si siano estinti in Gran Bretagna durante l eta del bronzo le analisi delle ossa degli uri che vissero la contemporaneamente ai bovini domestici non hanno indicato alcun apporto genetico dato alle razze moderne Per questo motivo si ritiene che i bovini europei moderni siano discesi direttamente dai processi di addomesticamento avvenuti nel Vicino Oriente I bovini indiani zebu sebbene siano stati addomesticati tra gli ottomila e i diecimila anni fa sono imparentati con l uro da cui hanno avuto origine nel Vicino Oriente circa 200 000 anni fa Si pensa che anche i bovini africani discendano dagli uri con i quali sarebbero persino piu strettamente imparentati di quanto non lo siano quelli del Vicino Oriente Si ritiene che gli uri del Vicino Oriente si siano separati da quelli africani circa 25 000 anni fa forse 15 000 anni prima di venire addomesticati La razza bovina turano mongola che si incontra in Cina settentrionale Mongolia Corea e Giappone dovrebbe essere il frutto di un quarto evento di addomesticamento e di una terza suddivisione tra Bos taurus e le razze di uro Questo raggruppamento si e separato da quello del Vicino Oriente circa 35 000 anni fa Non e chiaro se queste distinte popolazioni genetiche siano state composte da distinte sottospecie Estinzione ModificaL areale originario dell uro si estendeva dalle isole britanniche fino all Africa al Medio Oriente all India e all Asia centrale A partire dal XIII secolo d C l areale dell uro si restrinse alla Polonia alla Lituania alla Moldavia alla Transilvania e alla Prussia Orientale In queste zone il diritto di cacciare i grandi animali fu ristretto solo ai nobili fino a divenire gradualmente una prerogativa solo delle famiglie reali Con il declino della popolazione degli uri la caccia cesso ma le corti reali continuarono a ingaggiare dei guardacaccia che provvedessero al mantenimento di campi aperti per il pascolo degli uri In cambio del servizio reso i guardacaccia furono esonerati dalle tasse locali e un decreto giudico la caccia di frodo all uro punibile con la morte Nel 1564 i guardacaccia secondo le stime reali erano a conoscenza di solo 38 animali L ultimo uro visto vivo una femmina mori nel 1627 nella foresta di Jaktorow in Polonia Il suo cranio fu in seguito sottratto dall esercito svedese durante l invasione svedese della Polonia 1655 1660 ed e di proprieta del Livrustkammaren di Stoccolma Uro ricreato Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Bovino di Heck e Bovino Taurus Bovino di Heck in Oostvaardersplassen NL A partire dagli anni venti i fratelli tedeschi Heinz e Lutz Heck entrambi direttori di zoo cercarono di riportare in vita gli uri utilizzando bovini domestici loro discendenti Il loro piano si basava sul concetto che una specie non sarebbe estinta veramente finche i suoi geni sono ancora presenti in una popolazione vivente Incrociarono bovini di varie razze ma specialmente bovini da combattimento spagnoli bovini scozzesi Highlander e di razza Podolica ungherese Il risultato fu il bovino di Heck un uro rinato o uro di Heck che mostra una somiglianza incompleta con quello che conosciamo sulla fisiologia degli uri selvatici 11 Dopo la seconda guerra mondiale i bovini di Heck sono aumentati di numero essendo stati reintrodotti fra gli altri in Polonia Belgio Paesi Bassi e Inghilterra Un consistente branco vive allo stato brado nella riserva Oostvaardersplassen Paesi Bassi Rappresentazioni culturali dell uro Modifica Uri su una pittura rupestre a Lascaux Francia Degli uri sono rappresentati in molte pitture rupestri europee del Paleolitico come quelle che sono state trovate a Papasidero in Calabria a Lascaux e nella grotta del Pech Merle in Francia Alla loro forza vitale erano attribuite qualita magiche e sono state ritrovate anche antiche statuette raffiguranti la loro forma Gli uri impressionanti e pericolosi sopravvissero durante l eta del ferro in Anatolia e nel Vicino Oriente e in tutta quest area furono adorati come un animale sacro il toro lunare associato alla Grande Madre e in seguito a Mitra Degli uri sono dipinti sulla Porta di Ishtar di Babilonia Nel 1999 uno scavo archeologico a Peterborough in Inghilterra riporto alla luce il cranio di un uro La parte frontale del cranio era stata rimossa ma le corna rimanevano attaccate Cio ha fatto supporre che l uccisione di questo animale sia stato un atto sacrificale Il bue selvatico chiamato re em nella Bibbia Numeri 23 22 e 24 8 Deuteronomio 33 17 Giobbe 39 9 10 Salmi 22 21 29 6 92 10 e Isaia 34 7 viene associato occasionalmente all uro e nel passato e stato tradotto erroneamente come unicorno 12 Giulio Cesare scrisse di questi animali nella Guerra gallica al capitolo 6 28 la terza e la specie dei cosiddetti uri Sono leggermente piu piccoli degli elefanti assomigliano ai tori per aspetto colore e forma Sono molto forti estremamente veloci non risparmiano ne uomini ne animali che abbiano scorto I Germani si danno molto da fare per catturarli per mezzo di fosse e poi li uccidono i giovani si temprano e si esercitano in queste fatiche e genere di cacce Chi ha ucciso diversi uri ne espone le corna pubblicamente a testimonianza della sua impresa ricevendo grandi elogi Non si riesce ad abituare gli uri alla presenza degli uomini ne ad addomesticarli neppure se catturati da piccoli Le corna per ampiezza forma e aspetto sono molto diverse da quelle dei nostri buoi Sono un pezzo molto ricercato le guarniscono d argento negli orli e le usano come coppe nei banchetti piu sontuosi Il primo a chiosarne il nome fu il monaco lessicografo dell XI secolo Papia il quale lo descrisse come un grande bue selvatico germanico dalle corna protese e dalle dimensioni seconde solo a quelle dell elefante a suo dire era chiamato da alcuni erroneamente bufalo e il suo nome derivava dal gr ὂros montagna 13 L uro bour in rumeno fu anche il simbolo della Moldavia si puo trovare ancora negli stemmi sia della Romania che della Moldavia Il corno dell uro e il simbolo dello stemma della citta lituana di Taurage E presente anche nell emblema di Kaunas in Lituania e faceva parte dell emblema della Bucovina quando questa regione faceva parte di un Kronland dell Impero austro ungarico Probabile versione di una bandiera principesca durante il regno di Stefano il Grande Lo stemma di Turek Il nome di citta Turek in Polonia e forma diminutiva della parola slava tur L uro rosso figura sullo stemma della citta Il castello di Turjak in Slovenia apparteneva ai nobili Turjak ted Auersperg che fin dal secolo XI avevano inserito un uro nel proprio stemma incidendolo nella torre del castello ricostruito nel 1520 e tuttora esistente I cognomi slavi orientali Turenin Turishchev Turov e Turovsky prendono origine dal nome slavo orientale di questa specie Tur 14 Il cantone svizzero di Uri utilizza come proprio stemma la testa di un uro Nella cultura contemporanea Modifica Il libro a fumetti Asterix in Iberia mostra un uro che rimpiazza un leone in un anfiteatro romano in Spagna in riferimento alla corrida Il personaggio che cerca di sconfiggere l uro decide di farsi chiamare El Urochero per torero derivato da toro e una nota a pie di pagina spiega che la forma El Ureador per toreador e scorretta La serie di racconti fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R R Martin fa frequenti riferimenti all uro nei dialoghi tra i personaggi e nella descrizione dei luoghi al posto dei bovini piu moderni per accentuare l ambientazione medioevale Nei set d espansione Era Glaciale e Ondata Glaciale del gioco di carte Magic l Adunanza gli uri furono usati nelle immagini e nei titoli di alcune carte come tipo di creatura L album di debutto Age of Winters della band metal The Sword di Austin comprende una canzone intitolata Lament for the Aurochs Negli MMORPG Asheron s Call Guild Wars e Il Signore degli Anelli Online Ombre di Angmar della Turbine gli uri sono un tipo di mostro da sconfiggere Le famose ultime righe di Lolita di Vladimir Nabokov sono Penso agli uri e agli angeli al segreto dei pigmenti duraturi ai sonetti profetici al rifugio dell arte E questa e la sola immortalita che tu e io possiamo condividere mia Lolita Il romanzo L animal et son biographe di Stephanie Hochet racconta di una comunita nel sud della Francia che crea una nuova stirpe di uri Una caccia all uro viene narrata nei racconti La mano di ferro di Lindsey Davis e Sarum di Edward Rutherford Nell anime Full Metal Panic i nomi in codice dei membri del M I T H R I L sono tutti provvisti del prefisso Uruz Gli uri sono rappresentati nella serie Le avventure di Conrad Stargard di Leo Frankowski L eroe della storia incontra alcuni uri nella Polonia del XIII secolo li salva e li fa procreare per salvarli dall estinzione Nel gioco Final Fantasy X il protagonista Tidus e membro di una squadra di blitzball chiamata Besaid Aurochs L uro e uno dei 30 animali estinti adottati nel set d espansione di Zoo Tycoon 2 Extinct Animals Gli uri compaiono in Age of Mythology tra la fauna dei territori nordici Gli uri compaiono nella serie Chronicles of Ancient Darkness di Michelle Paver La Lamborghini presentata al Salone di Pechino 2012 si chiama Urus Ne parla diffusamente Mauro Raccasi nei suoi romanzi Giganteschi ed antichi animali chiamati Aurochs compaiono nel film Re della terra selvaggia dove tuttavia sono rappresentati come grandi cinghiali neri muniti di corna piu che come bovini Nel gioco da tavolo Carcassonne Hunters and Gatherers gli uri rappresentano uno degli animali da cacciare A differenza di cervi e mammuth gli uri conferiscono punteggio doppio Vinicio Capossela ha dedicato all uro un brano dell album Ballate per uomini e bestie esaltandone la forza brutale e primordiale Note Modifica EN Bos primigenius su IUCN Red List of Threatened Species Versione 2020 2 IUCN 2020 EN D E Wilson e D M Reeder Bos taurus primigenius in Mammal Species of the World A Taxonomic and Geographic Reference 3ª ed Johns Hopkins University Press 2005 ISBN 0 8018 8221 4 AA VV Dizionario di preistoria diretto da Andre Leroi Gourhan vol I pag 645 ed cit https www treccani it vocabolario ur AHD4 headwords aurochs urus wisent MWU headwords aurochs urus wisent Universitetet i Oslo Naturhistorisk museum Bos primigenius su nhm uio no URL consultato il 16 agosto 2013 Marco Masetti Uomini e non solo topi Gli animali domestici e la fauna antropocora Firenze 2008 p 94 e ss Height Archiviato il 15 ottobre 2007 in Internet Archive of Holstein cows at hips note that cattle are often slightly taller at the withers than the hips Cfr Shaffer and Liechtenstein 1995 1999 Westerman Frank Pura razza bianca 2013 edizione Iperborea Srl Milano The International Standard Bible Encyclopedia alla voce bue selvatico Copyright 1939 di Wm B Eerdmans Publishing Co Papias Glossarium In Corpus scriptorum histiae bzyantinae Georgius Cedrenus T II Bonn 1839 Russian Surnames Popular Etymological Dictionary Yu A Fedosyuk 6th Ed Bibliografia ModificaAmerican Heritage Dictionary of the English Language 4th edition AHD4 Houghton Mifflin 2000 Headwords aurochs urus wisent Bunzel Druke M 2001 Ecological substitutes for Wild Horse Equus ferus Boddaert 1785 E przewalslii Poljakov 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Italiana EN Bos primigenius su Enciclopedia Britannica Encyclopaedia Britannica Inc EN Bos primigenius su Fossilworks org The Extinction Website Aurochs Bos primigenius primigenius su petermaas nl URL consultato il 25 aprile 2010 archiviato dall url originale il 20 aprile 2009 Controllo di autoritaGND DE 4143377 4 Portale Mammiferi accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi Estratto da https it wikipedia org w index php title Bos primigenius amp oldid 127104636, wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca,

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