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Alfabeto runico

Storia dell'alfabeto

Media età del bronzo XIX secolo a.C.

Meroitico III secolo a.C.
Ogham IV secolo d.C.
Hangŭl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.

L'alfabeto runico, detto "fuþark" (dove il segno þ corrisponde al suono th dell'inglese think), dalla sequenza dei primi 6 segni che lo compongono (*Fehu, *Uruz, *Þurisaz, *Ansuz, *Raido, *Kaunan), era l'alfabeto segnico usato dalle antiche popolazioni germaniche (come ad esempio Norreni, Angli, Juti e Goti).

Origini

Le origini delle rune non sono certe. È probabile che derivino da una scrittura appartenente al gruppo delle cinque principali varietà di alfabeto italico, derivato dall'alfabeto etrusco. Questa tesi fa risalire la vera origine delle rune alla colonizzazione greca dell'Italia meridionale, in particolare alla città di Cuma, luogo di incontro tra greci ed etruschi, dove questi ultimi appresero l'alfabeto. Importanti iscrizioni furono scoperte nell'area alpina e prealpina. Scritture simili furono usate per il retico e il venetico.[senza fonte]

Alcuni studiosi ipotizzano che l'alfabeto runico derivi da quello venetico.[1]

In Italia le uniche iscrizioni runiche risalgono al tempo dei normanni e si trovano nel sud della penisola, in particolare nel Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia, in Puglia.[senza fonte]Un'iscrizione runica è presente anche su uno dei leoni originari della Grecia, testimonianza della presenza vichinga ad Atene, che successivamente, in età moderna, fu trafugato dai veneziani è attualmente si trova esposto nell'Arsenale di Venezia.[2]

Etimologia

Il sostantivo norreno rún, attestato nelle iscrizioni, indica i singoli segni del fuþark ed è conservato nelle altre lingue germaniche antiche con il significato di "segreto", "mistero"; ancora, nella lingua tedesca, il verbo raunen significa "bisbigliare, sussurrare". Le rune sono una delle più importanti istituzioni culturali e linguistiche comuni alle popolazioni germaniche. Va inoltre detto che le prime iscrizioni runiche (II e III secolo d.C.) sembrano mostrare una lingua essenzialmente unitaria, quasi senza particolarità dialettali che poi saranno i tratti distintivi delle lingue germaniche, dimostrando in tal modo che in questo periodo non era ancora avvenuta la seconda rotazione consonantica (zweite Lautverschiebung).

Caratteristiche dei segni

 
Testo dell'iscrizione della grande pietra di Jelling, Danimarca, 965.

Il testo recita:

(NO)

«haraltr:kunukʀ:baþ:kaurua kubl:þausi:aft:kurm faþur sin auk aft:þąurui:muþur:sina:sa haraltr ias:s<ą>ʀ·uan·tanmaurk ala·auk·nuruiak ·auk·tani·<karþi·>kristną»

(IT)

«Harald Re fece fare stele codesta per Gorm padre suo e per Thyra madre sua, questo Harald che conquistò la Danimarca intera e la Norvegia ed i danesi fece cristiani»

(Grande pietra di Jelling)

Il fuþark (pron. [fuθark]) prende il suo nome dalle prime sei rune di questo cosiddetto alfabeto; era inizialmente formato da 24 segni chiamati rune.[3] Si conoscono evoluzioni successive del fuþark, diverse per numero e forma delle rune. La grafia delle singole rune, composte da linee rette, dipende dal fatto che spesso le incisioni erano effettuate su pietra, su legno od altre superfici dure a seconda del loro uso.[4] L'inesistenza di tratti orizzontali è motivata dal fatto che nel primo periodo scrittorio i segni runici venivano incisi su legno: escludendo l'esecuzione di tratti orizzontali si evitava che i tratti coincidessero con le venature del tronco, evidentemente disposto orizzontalmente; in questo modo si prevenivano possibili equivoci ed errori di lettura.[5]

Prima serie runica

 Lo stesso argomento in dettaglio: Fuþark antico.

Alfabeto

Il Fuþark antico (ca. 150800) era così composto:

ᚠ ᛫ ᚢ ᛫ ᚦ ᛫ ᚫ ᛫ ᚱ ᛫ ᚲ ᛫ ᚷ ᛫ ᚹ ᛫ ᚺ ᛫ ᚾ ᛫ ᛁ ᛫ ᛃ ᛫ ᛇ

ᛈ ᛫ ᛉ ᛫ ᛋ ᛫ ᛏ ᛫ ᛒ ᛫ ᛖ ᛫ ᛗ ᛫ ᛚ ᛫ ᛜ ᛫ ᛞ ᛫ ᛟ ᛭

Valori fonetici e traslitterazioni

I relativi valori fonetici e le traslitterazioni sono:

  • ᚠ = f;
  • ᚢ = u;
  • ᚦ = þ (th), ð;
  • ᚫ = a;
  • ᚱ = r;
  • ᚲ = k;
  • ᚷ = g;
  • ᚹ = w, v;
  • ᚺ = h;
  • ᚾ = n;
  • ᛁ = i;
  • ᛃ = j, y(?);
  • ᛇ = æ, œ
  • ᛈ = p;
  • ᛉ = z;
  • ᛋ = s;
  • ᛏ = t;
  • ᛒ = b;
  • ᛖ = e;
  • ᛗ = m;
  • ᛚ = l;
  • ᛜ = ng;
  • ᛞ = d;
  • ᛟ = o.

Serie successive

La scrittura runica ha presentato, sin dalle sue prime manifestazioni, forme nettamente diversificate, a seconda che sia stata utilizzata in area continentale, settentrionale o insulare. In ambito insulare, la tendenza ad adattare la scrittura ai suoni della lingua ha portato ad ampliare il fuþark originario (composto da 24 segni) con altre rune (24 più 5); in Scandinavia si è verificata la tendenza opposta, con la semplificazione del fuþark a 16 segni.

Serie runica breve - vichinga

 Lo stesso argomento in dettaglio: Fuþark recente.

Oltre alla prima serie runica, comune a tutte le popolazioni germaniche almeno nella fase pre-migratoria, esistono altre serie runiche, di cui una breve - di soli 16 segni - detta anche serie vichinga o nordica, che presenta la semplificazione di alcuni segni ma priva di molti dei segni corrispondenti alle vocali.[6]

Serie runica anglosassone

 Lo stesso argomento in dettaglio: Fuþorc.

Un'altra serie è quella anglosassone, che presenta la variazione grafica del segno *Ansuz, che diventa Os (foneticamente nell'anglosassone si ha uno spostamento della "a" germanica in "o"), e l'introduzione di altri tre segni, Ac ("quercia"), Yr ("arco") e Ear ("terra"). Queste poi si ampliarono ulteriormente raggiungendo trentatré segni.

Serie runica medievale

 
Rune medievali

Infine, esiste una serie runica usata in area scandinava tra il XII e il XV secolo, per iscrizioni in lingue che già si scrivevano con l'alfabeto latino.

Odino, signore delle rune

La tradizione scandinava attribuisce a Odino il dominio delle rune, quali sorgenti magiche di ogni potere e sapienza. Il mito della "scoperta" delle rune da parte del dio viene riferito in una strofa del poema eddico Hávamál, dove si legge:

(NON)

«Veit ek, at ek hekk
vindgameiði á
nætr allar níu,
geiri undaðr
ok gefinn Óðni,
sjalfur sjalfum mér,
á þeim meiði
er manngi veit
hvers af rótum renn.

Við hleifi mik sældu
né við hornigi,
nýsta ek niðr,
nam ek upp rúnar,
æpandi nam,
fell ek aftr þaðan.»

(IT)

«Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi.

Con pane non mi saziarono
né con corni [mi dissetarono].
Guardai in basso,
feci salire le rune,
chiamandole lo feci,
e caddi di là.»

(Edda poetica - Hávamál - Il Discorso di Hár 138-139)

Il passo è in larga parte oscuro, soprattutto perché manca in questo caso il riferimento esplicativo nell'Edda in prosa di Snorri. L'autosacrificio di Odino, qui descritto, nel quale il dio si sarebbe volontariamente impiccato ad un albero e trafitto con una lancia, rispecchia perfettamente le modalità dei sacrifici umani che venivano tributati al dio nella Scandinavia precristiana. Le vittime venivano infatti impiccate e quindi trafitte a colpi di lancia, come attestato ad esempio nella Saga di Gautrekr. L'Hávamál non specifica la natura dell'albero a cui il dio si sarebbe appeso, ma si ritiene comunemente di poterlo identificare con Yggdrasill, il frassino cosmico della mitologia norrena. Il nome significa "destriero di Yggr", dove Yggr, "terribile", è un epiteto dello stesso Odino. Il termine drasill, "destriero", è a sua volta leggibile nella letteratura scaldica come una kenning (metafora poetica) a indicare la forca alla quale venivano appesi gli impiccati.
Nel rito descritto si riconoscono anche motivi inerenti all'iniziazione sciamanica, derivati probabilmente dal mondo finnico. Si riteneva infatti che gli sciamani acquistassero i loro poteri di mediatori col mondo soprannaturale attraverso vari rituali di morte e rinascita, spesso descritti con tinte non diverse dal racconto dell'Hávamál.

Usi religiosi

Preveggenza e valore augurale

Secondo Tacito, nella Germania, sacerdoti, capi tribù o paterfamilias praticavano sortilegi leggendo la disposizione di pezzetti di legno, su cui erano incise le rune, sparpagliati a caso su un telo bianco.

 
Stele con iscrizioni runiche all'aeroporto di Arlanda, Stoccolma (Svezia)

Molto spesso le rune venivano incise su strumenti o nel legno delle navi per assicurare virtù sovrannaturali a tali oggetti (un po' come nelle tabellae defixionum greco-latine, ma con una funzione distinta) o, anche solo per indicarne il proprietario o il costruttore. Secondo alcuni linguisti si spiega così l'origine dei sostantivi della lingua inglese (book) e tedesca (Buch) che indicano il libro come materiale scrittorio: entrambi i termini, infatti, derivano dal germanico bôk-, che indica il legno di faggio (Buche, corrispondente al latino fagus) su cui le rune erano incise. Analogamente, il sostantivo tedesco Buchstabe ("lettera") significa in origine "bastoncino di legno di faggio"[7]. Secondo altri linguisti le parole Buch ("libro") e Buche ("faggio") non sono correlate[8].

Uso moderno

L'alfabeto runico in chiave moderna ha sviluppato numerosi utilizzi, come nel romanticismo scandinavo dell'XVIII secolo d.C., nell'occultismo germanico del XIX secolo d.C., nel contesto del genere letterario fantasy e nell'etenismo del XX secolo d.C.

Esoterismo

Misticismo germanico e simbolismo nazista

Una fra le più importanti figure dell'esoterismo runico in Germania ed Austria, fra il XIX e il XX secolo, è stato l'occultista, mistico e scrittore Guido von List. Nel 1908 ha pubblicato nel suo Das Geheimnis der Runen (lett. "Il segreto delle rune") un set di diciotto rune armane, basate sulle rune del Fuþark recente e su rune create dallo stesso von List, il quale affermava di aver ricevuto una rivelazione mistica durante il 1902, anno in cui si operò di cataratta soffrendo per circa un anno di cecità temporanea. L'utilizzo delle rune armane nel misticismo germanico e le successive rune Wiligut di Karl Maria Wiligut, hanno giocato un forte ruolo nel simbolismo nazista, sfruttato poi da Heinrich Himmler, soprattutto nella creazione del SS-Ehrenring (anello con la testa di morto) ed il simbolo dell'organizzazione paramilitare SS.

Letteratura

Lettere dell'alfabeto runico formano il codice cifrato nel manoscritto ritrovato del romanzo Viaggio al centro della Terra scritto da Jules Verne.

Declino

 
Codex Runicus, una pergamena datata 1300 contenente brani della legge scanica, interamente scritta con rune.

L'avvento del cristianesimo nelle popolazioni germaniche portò all'introduzione dell'alfabeto latino e del codice manoscritto, cambiando il modo di conservazione e tradizione della cultura, prima essenzialmente orale. Le rune erano infatti utilizzate soltanto per iscrizioni, mentre l'introduzione del libro e della cultura scritta avvenne per mezzo dell'alfabeto latino. Le rune continuarono inizialmente a essere usate nelle incisioni e la Scandinavia fu il luogo dove sopravvissero più a lungo, anche nel basso medioevo, soprattutto per iscrizioni funerarie. Per interesse antiquario furono anche registrati elenchi di rune sui manoscritti (runica manuscripta) e furono messi per iscritto i poemi runici, in cui ogni strofa (in alfabeto latino a parte l'iniziale) inizia con la runa e il nome della runa, cui segue una spiegazione.[9] Il Codex Runicus è un'eccezione perché scritto interamente in rune attorno al 1300, sempre per interesse antiquario in un periodo in cui le rune erano già in declino. Un altro esempio di rune scritte su un manoscritto è la firma del poeta anglosassone Cynewulf.

Note

  1. ^ A. L. Prosdocimi, Sulla formazione dell'alfabeto runico. Promessa di novità documentali forse decisive. in Corona Alpium II. Miscellanea di studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli, Firenze 2003 (2004), pp.427-440
  2. ^ Iscrizioni runiche a Venezia, su linguenordiche.it, 16 ottobre 2013. URL consultato il 13 gennaio 2020.
  3. ^ https://www.britannica.com/topic/runic-alphabet
  4. ^ https://www.britannica.com/topic/runic-alphabet
  5. ^ https://www.britannica.com/topic/runic-alphabet
  6. ^ https://www.britannica.com/topic/runic-alphabet
  7. ^ Maria Sandra Coletsos Bosco, Storia della lingua tedesca, 2ª ed., Rosenberg & Sellier, 2003, ISBN 9788870118964, OCLC 54387325.
  8. ^ (DE) Friedrich Kluge, Gregor Bernd e Seebold Elmar, Etymologisches Wörterbuch der deutschen Sprache, 22ª ed., De Gruyter, 1989, ISBN 3110068001, OCLC 20959587.
  9. ^ Su runica manuscripta e poemi runici: Battaglia, pp. 236-247

Bibliografia

  • Mario Polia, Le rune e gli dei del nord, 4ª ed., Rimini, Il Cerchio, 2005, ISBN 88-8474-089-4.
  • Aldo L. Prosdocimi, Sulla formazione dell'alfabeto runico. Promessa di novità documentali forse decisive, in Corona Alpium II. Miscellanea di studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli, Firenze, Istituto di Studi per l'Alto Adige, 2003, pp. 427–440, SBN IT\ICCU\URB\0460769.
  • Aldo L. Prosdocimi, Luogo, ambiente e nascita delle rune: una proposta, in Vittoria Dolcetti Corazza e Renato Gendre (a cura di), VI seminario avanzato di Filologia Germanica, letture dell'Edda. Poesia e prosa, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2006, ISBN 88-7694-925-9.
  • Giovanna Bellini e Umberto Carmignani, Runemal. Il grande libro delle rune. Origine, storia, interpretazione, Torino, L'Età dell'Acquario, 2009, ISBN 978-88-7136-301-1.
  • Anna Marinetti e Aldo L. Prosdocimi, Varietà alfabetiche e scuole scrittorie nel Veneto antico. Nuovi dati da Auronzo di Cadore, in Tra protostoria e storia. Studi in onore di Loredana Capuis, Roma, Edizioni Quasar, 2011, pp. 305–324, ISBN 978-88-7140-458-5.
  • Marco Battaglia, I Germani. Genesi di una cultura europea, Roma, Carocci, 2013, ISBN 978-88-430-6761-9..

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Note 11 Bibliografia 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterniOrigini ModificaLe origini delle rune non sono certe E probabile che derivino da una scrittura appartenente al gruppo delle cinque principali varieta di alfabeto italico derivato dall alfabeto etrusco Questa tesi fa risalire la vera origine delle rune alla colonizzazione greca dell Italia meridionale in particolare alla citta di Cuma luogo di incontro tra greci ed etruschi dove questi ultimi appresero l alfabeto Importanti iscrizioni furono scoperte nell area alpina e prealpina Scritture simili furono usate per il retico e il venetico senza fonte Alcuni studiosi ipotizzano che l alfabeto runico derivi da quello venetico 1 In Italia le uniche iscrizioni runiche risalgono al tempo dei normanni e si trovano nel sud della penisola in particolare nel Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant Angelo in provincia di Foggia in Puglia senza fonte Un iscrizione runica e presente anche su uno dei leoni originari della Grecia testimonianza della presenza vichinga ad Atene che successivamente in eta moderna fu trafugato dai veneziani e attualmente si trova esposto nell Arsenale di Venezia 2 Etimologia ModificaIl sostantivo norreno run attestato nelle iscrizioni indica i singoli segni del futhark ed e conservato nelle altre lingue germaniche antiche con il significato di segreto mistero ancora nella lingua tedesca il verbo raunen significa bisbigliare sussurrare Le rune sono una delle piu importanti istituzioni culturali e linguistiche comuni alle popolazioni germaniche Va inoltre detto che le prime iscrizioni runiche II e III secolo d C sembrano mostrare una lingua essenzialmente unitaria quasi senza particolarita dialettali che poi saranno i tratti distintivi delle lingue germaniche dimostrando in tal modo che in questo periodo non era ancora avvenuta la seconda rotazione consonantica zweite Lautverschiebung Caratteristiche dei segni Modifica Testo dell iscrizione della grande pietra di Jelling Danimarca 965 Il testo recita NO haraltr kunukʀ bath kaurua kubl thausi aft kurm fathur sin auk aft thaurui muthur sina sa haraltr ias s lt a gt ʀ uan tanmaurk ala auk nuruiak auk tani lt karthi gt kristna IT Harald Re fece fare stele codesta per Gorm padre suo e per Thyra madre sua questo Harald che conquisto la Danimarca intera e la Norvegia ed i danesi fece cristiani Grande pietra di Jelling Il futhark pron fu8ark prende il suo nome dalle prime sei rune di questo cosiddetto alfabeto era inizialmente formato da 24 segni chiamati rune 3 Si conoscono evoluzioni successive del futhark diverse per numero e forma delle rune La grafia delle singole rune composte da linee rette dipende dal fatto che spesso le incisioni erano effettuate su pietra su legno od altre superfici dure a seconda del loro uso 4 L inesistenza di tratti orizzontali e motivata dal fatto che nel primo periodo scrittorio i segni runici venivano incisi su legno escludendo l esecuzione di tratti orizzontali si evitava che i tratti coincidessero con le venature del tronco evidentemente disposto orizzontalmente in questo modo si prevenivano possibili equivoci ed errori di lettura 5 Prima serie runica Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Futhark antico Alfabeto Modifica Il Futhark antico ca 150 800 era cosi composto ᚠ ᚢ ᚦ ᚫ ᚱ ᚲ ᚷ ᚹ ᚺ ᚾ ᛁ ᛃ ᛇᛈ ᛉ ᛋ ᛏ ᛒ ᛖ ᛗ ᛚ ᛜ ᛞ ᛟ Valori fonetici e traslitterazioni Modifica I relativi valori fonetici e le traslitterazioni sono ᚠ f ᚢ u ᚦ th th d ᚫ a ᚱ r ᚲ k ᚷ g ᚹ w v ᚺ h ᚾ n ᛁ i ᛃ j y ᛇ ae œ ᛈ p ᛉ z ᛋ s ᛏ t ᛒ b ᛖ e ᛗ m ᛚ l ᛜ ng ᛞ d ᛟ o Serie successive ModificaLa scrittura runica ha presentato sin dalle sue prime manifestazioni forme nettamente diversificate a seconda che sia stata utilizzata in area continentale settentrionale o insulare In ambito insulare la tendenza ad adattare la scrittura ai suoni della lingua ha portato ad ampliare il futhark originario composto da 24 segni con altre rune 24 piu 5 in Scandinavia si e verificata la tendenza opposta con la semplificazione del futhark a 16 segni Serie runica breve vichinga Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Futhark recente Oltre alla prima serie runica comune a tutte le popolazioni germaniche almeno nella fase pre migratoria esistono altre serie runiche di cui una breve di soli 16 segni detta anche serie vichinga o nordica che presenta la semplificazione di alcuni segni ma priva di molti dei segni corrispondenti alle vocali 6 Serie runica anglosassone Modifica Lo stesso argomento in dettaglio Futhorc Un altra serie e quella anglosassone che presenta la variazione grafica del segno Ansuz che diventa Os foneticamente nell anglosassone si ha uno spostamento della a germanica in o e l introduzione di altri tre segni Ac quercia Yr arco e Ear terra Queste poi si ampliarono ulteriormente raggiungendo trentatre segni Serie runica medievale Modifica Rune medievali Infine esiste una serie runica usata in area scandinava tra il XII e il XV secolo per iscrizioni in lingue che gia si scrivevano con l alfabeto latino Odino signore delle rune ModificaLa tradizione scandinava attribuisce a Odino il dominio delle rune quali sorgenti magiche di ogni potere e sapienza Il mito della scoperta delle rune da parte del dio viene riferito in una strofa del poema eddico Havamal dove si legge NON Veit ek at ek hekk vindgameidi a naetr allar niu geiri undadr ok gefinn odni sjalfur sjalfum mer a theim meidi er manngi veit hvers af rotum renn Vid hleifi mik saeldu ne vid hornigi nysta ek nidr nam ek upp runar aepandi nam fell ek aftr thadan IT Lo so io fui appeso al tronco sferzato dal vento per nove intere notti ferito di lancia e consegnato a Odino io stesso a me stesso su quell albero che nessuno sa dove dalle radici s innalzi Con pane non mi saziarono ne con corni mi dissetarono Guardai in basso feci salire le rune chiamandole lo feci e caddi di la Edda poetica Havamal Il Discorso di Har 138 139 Il passo e in larga parte oscuro soprattutto perche manca in questo caso il riferimento esplicativo nell Edda in prosa di Snorri L autosacrificio di Odino qui descritto nel quale il dio si sarebbe volontariamente impiccato ad un albero e trafitto con una lancia rispecchia perfettamente le modalita dei sacrifici umani che venivano tributati al dio nella Scandinavia precristiana Le vittime venivano infatti impiccate e quindi trafitte a colpi di lancia come attestato ad esempio nella Saga di Gautrekr L Havamal non specifica la natura dell albero a cui il dio si sarebbe appeso ma si ritiene comunemente di poterlo identificare con Yggdrasill il frassino cosmico della mitologia norrena Il nome significa destriero di Yggr dove Yggr terribile e un epiteto dello stesso Odino Il termine drasill destriero e a sua volta leggibile nella letteratura scaldica come una kenning metafora poetica a indicare la forca alla quale venivano appesi gli impiccati Nel rito descritto si riconoscono anche motivi inerenti all iniziazione sciamanica derivati probabilmente dal mondo finnico Si riteneva infatti che gli sciamani acquistassero i loro poteri di mediatori col mondo soprannaturale attraverso vari rituali di morte e rinascita spesso descritti con tinte non diverse dal racconto dell Havamal Usi religiosi ModificaPreveggenza e valore augurale Modifica Secondo Tacito nella Germania sacerdoti capi tribu o paterfamilias praticavano sortilegi leggendo la disposizione di pezzetti di legno su cui erano incise le rune sparpagliati a caso su un telo bianco Stele con iscrizioni runiche all aeroporto di Arlanda Stoccolma Svezia Molto spesso le rune venivano incise su strumenti o nel legno delle navi per assicurare virtu sovrannaturali a tali oggetti un po come nelle tabellae defixionum greco latine ma con una funzione distinta o anche solo per indicarne il proprietario o il costruttore Secondo alcuni linguisti si spiega cosi l origine dei sostantivi della lingua inglese book e tedesca Buch che indicano il libro come materiale scrittorio entrambi i termini infatti derivano dal germanico bok che indica il legno di faggio Buche corrispondente al latino fagus su cui le rune erano incise Analogamente il sostantivo tedesco Buchstabe lettera significa in origine bastoncino di legno di faggio 7 Secondo altri linguisti le parole Buch libro e Buche faggio non sono correlate 8 Uso moderno ModificaL alfabeto runico in chiave moderna ha sviluppato numerosi utilizzi come nel romanticismo scandinavo dell XVIII secolo d C nell occultismo germanico del XIX secolo d C nel contesto del genere letterario fantasy e nell etenismo del XX secolo d C Esoterismo Modifica Misticismo germanico e simbolismo nazista Modifica Una fra le piu importanti figure dell esoterismo runico in Germania ed Austria fra il XIX e il XX secolo e stato l occultista mistico e scrittore Guido von List Nel 1908 ha pubblicato nel suo Das Geheimnis der Runen lett Il segreto delle rune un set di diciotto rune armane basate sulle rune del Futhark recente e su rune create dallo stesso von List il quale affermava di aver ricevuto una rivelazione mistica durante il 1902 anno in cui si opero di cataratta soffrendo per circa un anno di cecita temporanea L utilizzo delle rune armane nel misticismo germanico e le successive rune Wiligut di Karl Maria Wiligut hanno giocato un forte ruolo nel simbolismo nazista sfruttato poi da Heinrich Himmler soprattutto nella creazione del SS Ehrenring anello con la testa di morto ed il simbolo dell organizzazione paramilitare SS Letteratura Modifica Lettere dell alfabeto runico formano il codice cifrato nel manoscritto ritrovato del romanzo Viaggio al centro della Terra scritto da Jules Verne Declino Modifica Codex Runicus una pergamena datata 1300 contenente brani della legge scanica interamente scritta con rune L avvento del cristianesimo nelle popolazioni germaniche porto all introduzione dell alfabeto latino e del codice manoscritto cambiando il modo di conservazione e tradizione della cultura prima essenzialmente orale Le rune erano infatti utilizzate soltanto per iscrizioni mentre l introduzione del libro e della cultura scritta avvenne per mezzo dell alfabeto latino Le rune continuarono inizialmente a essere usate nelle incisioni e la Scandinavia fu il luogo dove sopravvissero piu a lungo anche nel basso medioevo soprattutto per iscrizioni funerarie Per interesse antiquario furono anche registrati elenchi di rune sui manoscritti runica manuscripta e furono messi per iscritto i poemi runici in cui ogni strofa in alfabeto latino a parte l iniziale inizia con la runa e il nome della runa cui segue una spiegazione 9 Il Codex Runicus e un eccezione perche scritto interamente in rune attorno al 1300 sempre per interesse antiquario in un periodo in cui le rune erano gia in declino Un altro esempio di rune scritte su un manoscritto e la firma del poeta anglosassone Cynewulf Note Modifica A L Prosdocimi Sulla formazione dell alfabeto runico Promessa di novita documentali forse decisive in Corona Alpium II Miscellanea di studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli Firenze 2003 2004 pp 427 440 Iscrizioni runiche a Venezia su linguenordiche it 16 ottobre 2013 URL consultato il 13 gennaio 2020 https www britannica com topic runic alphabet https www britannica com topic runic alphabet https www britannica com topic runic alphabet https www britannica com topic runic alphabet Maria Sandra Coletsos Bosco Storia della lingua tedesca 2ª ed Rosenberg amp Sellier 2003 ISBN 9788870118964 OCLC 54387325 DE Friedrich Kluge Gregor Bernd e Seebold Elmar Etymologisches Worterbuch der deutschen Sprache 22ª ed De Gruyter 1989 ISBN 3110068001 OCLC 20959587 Su runica manuscripta e poemi runici Battaglia pp 236 247Bibliografia ModificaMario Polia Le rune e gli dei del nord 4ª ed Rimini Il Cerchio 2005 ISBN 88 8474 089 4 Aldo L Prosdocimi Sulla formazione dell alfabeto runico Promessa di novita documentali forse decisive in Corona Alpium II Miscellanea di studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli Firenze Istituto di Studi per l Alto Adige 2003 pp 427 440 SBN IT ICCU URB 0460769 Aldo L Prosdocimi Luogo ambiente e nascita delle rune una proposta in Vittoria Dolcetti Corazza e Renato Gendre a cura di VI seminario avanzato di Filologia Germanica letture dell Edda Poesia e prosa Alessandria Edizioni dell Orso 2006 ISBN 88 7694 925 9 Giovanna Bellini e Umberto Carmignani Runemal Il grande libro delle rune Origine storia interpretazione Torino L Eta dell Acquario 2009 ISBN 978 88 7136 301 1 Anna Marinetti e Aldo L Prosdocimi Varieta alfabetiche e scuole scrittorie nel Veneto antico Nuovi dati da Auronzo di Cadore in Tra protostoria e storia Studi in onore di Loredana Capuis Roma Edizioni Quasar 2011 pp 305 324 ISBN 978 88 7140 458 5 Marco Battaglia I Germani Genesi di una cultura europea Roma Carocci 2013 ISBN 978 88 430 6761 9 Altri progetti ModificaAltri progettiWikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su alfabeto runicoCollegamenti esterni Modifica EN Alfabeto runico su Enciclopedia Britannica Encyclopaedia Britannica Inc Controllo di autoritaThesaurus BNCF 17455 LCCN EN sh85115851 GND DE 4050996 5 BNF FR cb11937886x data BNE ES XX528544 data NDL EN JA 00576702 Portale Archeologia Portale Germani Portale Linguistica Portale Mitologia Estratto da https it wikipedia org w index php title Alfabeto runico amp oldid 123939027, wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca,

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